L’Italia desiderosa di innovazione e crescita si dà appuntamento a Roma il 25 e 26 Novembre agli Stati Generali dell’Innovazione. L’evento è aperto a tutti gli stakeholder (portatori di interessi n.d.r.), che lavorano perché si realizzi un effettivo cambiamento della politica dell’innovazione, passando da un approccio monodecisionale ad uno comune e partecipato. Obiettivo: costruire una prospettiva condivisa per l’Italia e realizzare un sistema di innovazione diffusa che nasce dalle comunità e che al benessere delle comunità, in quanto reti relazionali, economiche e sociali, è principalmente rivolta.
Fino ad oggi sono state numerose le iniziative avviate in tema di innovazione, tutte importanti e utili, ma con un alto rischio di dispersione di energie e bassa efficacia dell’impatto, a causa della bassa partecipazione da parte di chi governa il Paese a livello centrale e locale. Un impegno che invece non può eludersi o essere escluso.
Questo evento è il primo di un percorso a tappe che vuole focalizzare sull’esigenza di un piano comune e superpartes per il futuro del paese, come tiene a sottolineare spesso e volentieri Flavia Marzano presidente dell’associazione Stati Generali Innovazione.
L’evento si terrà all’aula magna dell’Università di Roma Tre e la partecipazione è gratuita previa registrazione. Tantissimi i relatori del fitto programma di interventi, molto eterogenei fra loro per la rappresentatività di associazioni, aziende, imprese, istituzioni. Molti gli speech ma sono previste tavole rotonde di confronto in forma di open talk.
Il vasto brainstorming si focalizzerà su quattro tematiche: Creatività e conoscenza condivisa, Inclusione digitale, Innovazione per lo sviluppo, Open Government. In particolare l’associazione Stati Generali dell’Innovazione crede fermamente che per liberare l’innovazione si debba puntare sulla creatività dei giovani, sul riconoscimento del merito, sull’abbattimento del digital divide, e sul rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government.
Gli stati generali dell’innovazione vogliono raggiungere tre milestones, obiettivi fondamentali:
- Costruire un punto di riferimento per le associazioni, le organizzazioni e i singoli impegnati sul fronte dell’innovazione, sia dal punto di vista sociale, sia industriale, che dell’impatto sulla trasformazione della PA e infine delle condizioni tecniche di base, in modo da favorire la sinergia delle singole iniziative e massimizzare l’efficacia delle proposte.
- Definire un percorso per organizzare “dal basso” e sul territorio gli Stati Generali dell’Innovazione, attraverso l’utilizzo di una piattaforma di condivisione in rete, incontri tematici, riunioni, studi, pubblicazioni, seminari.
- Elaborare in modo condiviso e attraverso un processo inclusivo un programma per “l’innovazione nel governo dell’Italia”, come risultato complessivo degli Stati Generali dell’Innovazione.
Finito l’evento si darà l’avvio alle prime iniziative e nessuno potrà dire: non c’ero, dormivo!