Pur fra diversi problemi proseguono le operazioni del 15esimo censimento della popolazione italiana. Alle 15 di ieri, 11 ottobre, avevano compilato il questionario online più di un milione e 800mila persone.
Dopo la falsa partenza di domenica, con il sito che l‘Istat ha dedicato al censimento andato in tilt, su internet non ci sono stati più intoppi mentre si sono verificati una serie di disguidi negli uffici comunali di raccolta.
In questi primi giorni di censimento (lo ricordiamo c’è tempo fino a fine anno) è capitato in alcuni centri di Milano, Roma, Bologna, Palermo e Napoli che i cittadini non riuscissero a compilare il questionario, in alcuni casi per problemi tecnici o di mancanza di personale preparato.
Rallentamenti si registrano nella consegna dei plichi, anche a causa di uno sciopero nazionale degli straordinari proclamato da Slp Cils, Uil Poste, Ugl e Confsal, che proseguirà per tutto il mese di ottobre. Secondo i dati diffusi dalla Slp Cisl, nella sola Milano lunedì, a censimento quindi in pieno svolgimento, erano ancora fermi negli uffici postali circa 200mila questionari.
Ci sono quindi ancora molte persone che il modulo del censimento non l’hanno nemmeno ricevuto.
A Varese, un caso di truffa che è utile conoscere per evitare di incorrere in analoghi rischi. E’ stata segnalata la presenza di una donna in un bar del centro che si offriva di compilare i questionari in cambio di un compenso. Il Comune di Varese segnala che nessun addetto dell’amministrazione o dell’Istat o di altri enti è incaricato di procedere dietro pagamento alla compilazione dei moduli.
Una servizio invece utile da segnalare arriva da Milano. Dalla prossima settimana i cittadini potranno trovare i rilevatori anche in alcune sedi dei Caf (centri di assistenza fiscale) di Cgil, Cisl, Uil e delle Acli, per ritirare eventualmente il modulo del censimento e ricevere assistenza nella compilazione.