Censimento al via, la falsa partenza del web

di Barbara Weisz

10 Ottobre 2011 16:00

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Ieri il sito che l'Istat ha dedicato al censtimento si è intasato, troppe richieste. Oggi la situazione è tornata normale, per compilarlo c'è tempo fino a fine anno.

Adesso tutto procede normalmente. Dopo la “falsa partenza” di ieri, con il portale che si è intasato per le troppe richieste, il sito Istat del censimento sta funzionando regorlarmente. Alle 13 di oggi sono state censite oltre 340mila persone, con un flusso di contatti intrno alle 50mila persone l’ora.

L’Istat sottolinea che nel corso della notte è stata raddoppiata la potenza dell’infrastruttura tecnologica, gestita da Telecom Italia. Questo, dopo che ieri il sito è andato in tilt per le troppe richieste di contatto da parte dei cittadini che volevano rispondere al “Quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni”.
L’Istat aveva previsto un massimo di 250mila contatti al giorno, invece ne sono arrivati almeno 500mila.

Comunque, ora la rete è stata potenziata, e la situazione si è normalizzata. Per rispondere al censimento l’indirizzo è http://censimentopopolazione.istat.it/. Da questa pagine si clicca sul tasto “compila il questionario online” e quindi si inseriscono nome utente e password. Quest’ultima è fornita dall’Istat, si trova sulla prima pagina del plico del censimento che arriva a casa.

Per la prima volta il censimento si può compilare anche online. La cosa importante da tener presente, quale che sia la data in cui effettivamente si sceglie di compilarlo, è che bisogna rispondere come se fosse il 9 ottobre.

La modalità telematica non è l’unica prevista. E’ anche possibile compilare il plico che arriva a casa e resituirlo entro il 20 novembre presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta.

In realtà, sarà possibile consegnarli anche dopo, con scadenze diverse a seconda del comune in cui si abita: entro il 31 dicembre 2011 nei comuni con meno di 20mila abitanti, entro il 31 gennaio nei centri fra 20mila e 150mila bitanti, entro il 29 febbraio per i comuni più grossi.

Dal 21 novembre, lavoreranno i rilevatori, che si preoccuperanno di recuperare i questionari non ancora resituiti, e di rilevare le famiglie non presenti nelle liste anagrafiche.

Il 31 marzo l’Istat inizierà a fornire i primi risultati provvisori per province e comuni, entro la fine dell’anno ci saranno i risultati nazionali.