La prima campanella suonerà lunedì 12 settembre, giorno di inizio dell’anno scolastico nella maggior parte delle Regioni. Poi, via via torneranno tutti sui banchi di scuola: 7 milioni e 830mila studenti, mentre in cattedra ci saranno 30mila nuovi insegnanti. A fornire le cifre è stata Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, sottolineando anche che quest’anno ci saranno 94mila insegnanti di sostegno, il numero più alto di sempre nella scuola italiana.
Gelmini ci ha tenuto a sottolineare che l’ultima manovra del governo non prevede tagli alla scuola.
Il numero medio di studenti per classe, secondo il ministro, sarà di 22 alunni, un dato inferiore alla media Ocse, pari a 23. Ma di fatto aumenta anche il numero delle classi dove fra i banchi siedono più di 30 studenti. Per la precisione, a superare il limite di legge dei 30 studenti sono lo 0,6% delle classi, contro o 0,4% registrato nel gennaio di questo 2011. Esiste anche il problema opposto, ovvero quello delle classi sottodimensionate: il 4% hanno meno di 12 alunni.
Il tempo pieno coinvolgerà il 30,5% degli allievi. L’anno scolastico vedrà la sperimentazione di «un sistema di premiazione del merito» che riguarderà il passaggio dalle superiori all’Università. In pratica, chi supererà l’esame di maturità con almeno 80 su 100 potrà accedere a test nazionali di selezione. I migliori avranno borse di studio per il primo anno di università oppure prestiti d’onore intorno ai 10mila euro. Il prestito non dovrà esserer rimborsato da chi alla fine prenderà la laurea con il massimo dei voti. Tutto questo riguarderà circa 1000 studenti, a cui bisogna aggiungere circa 3mila borse di studio tradizionali.
Sul fronte delle nuove tecnologie, il ministero ha annunciato investimenti per 30 milioni di euro per installare 9mila lavagne multimediali, formare 12mila docenti, favorire il passaggio alla scuola 2.0, incoraggiare l’editoria a produrre testi e materiali elettronici. Per il 2012-2013 è previsto un passaggio massiccio agli ebook che secondo il ministro farà risparmiare alle famiglie 100-110 euro all’anno sui libri.
Le iscrizioni a scuola sono diminuite nel Nord-Est, nel Sud e nelle isole mentre registrano un incremento nel Nord Ovest e nel Centro. Per quanto riguarda le superiori, i licei registrano il maggior numero di iscritti, 49,2%, seguiti da istituti tecnici, 32,1%, professionali, 18,7%. Incrementi di iscrizioni per lo scientifico scienze applicate, +2%, linguistico, +1,2%, liceo delle scienze umane, +0,5%. Gli istituti tecnici segnano un +0,4%.