Salone Molisano della Comunicazione, la IV edizione

di Stefano Pierini

5 Luglio 2011 10:15

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Al IV Salone Molisano della Comunicazione si fa il punto delle realtà emergenti locali e le loro progettualità. Ecco alcune eccellenze scolastiche che progettano competenze tecniche sull'ICT e sulla creazione d'impresa.

Da pochi giorni è terminata la IV edizione di SMOC (Salone Molisano della Comunicazione) che ha fatto il punto della situazione sull’innovazione pubblica e privata che si sta sviluppando anche nella realtà molisana.

Sono stati affrontati in convegni, seminari e presentazioni di best-practices, alcune significative tendenze ed esperienze nei settori emergenti dell’innovazione in particolare sulle nuove metodologie informatiche di relazione e comunicazione (social network, business social network, Web Tv, augmented reality, mobile communication).

Da tali presentazioni ci pare importante evidenziare alcune significative esperienze in ambito della scuola superiore ad indirizzo tecnico,  in considerazione della grave crisi occupazionale giovanile e che secondo varie analisi delle Associazioni Datoriali (la CGA di Mestre ad esempio) le carenze professionali delle aziende più innovative possono essere recuperate da giovani tecnici, se hanno curricula innovativi da un punto di vista delle tecniche dell’ICT e dell’organizzazione d’impresa.

Tra le realtà scolastiche più dinamiche e presenti allo SMOC, segnaliamo:

  • L’Istituto Tecnico Marconi con il progetto “Creare con l’Elettronica”;
  • L’Istituto Di Istruzione Superiore “G. Pittarelli di Campobasso con “Ego Project”;
  • L’Istituto Tecnico Commerciale “L.Pilla” di Campobasso con i progetti “A ruota libera” e “Il destino nelle tue mani”.

Nel progetto “Creare con l’elettronica” si è voluto costruire un set di strumentazione informatica affinché i ragazzi disabili presenti nelle varie classi non fossero emarginati dall’utilizzo dell’ICT, competenza che è divenuta trasversale per dare occupabilità ai giovani. A tale scopo sono stati creati dei comunicatori adattati alle singole situazioni degli alunni. Tali comunicatori riproducono il suono delle note, parole e frasi colte dal vissuto degli studenti in questione, percorsi logici, giochi di memoria e di attenzione. I risultati sono stati un netto miglioramento sia nei confronti della relazionalità che dell’apprendimento.