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Un cenno a parte va dedicato ai servizi di e-government, oggi disponibili a diversi livelli. La ricerca dimostra come la partecipazione a corsi di alfabetizzazione informatica consenta una maggiore capacità di relazionarsi on line con la PA. Il 41% di coloro che dopo il percorso formativo utilizzano internet dichiara di aver usato la rete per ottenere informazioni dalla pubblica amministrazione, contro una media nazionale del 31%.
Lo studio è stato condotto da AICA in parallelo ad una ricerca sul tema dell’ignoranza informatica nella pubblica amministrazione locale (Regioni, Province, Comuni, Comunità montane e Unioni di Comuni). Questa indagine, che da diversi anni valuta l’impatto delle carenze informatiche in specifici settori dell’economia, ha dato esiti allarmanti: per quanto riguarda la PA locale, infatti, oltre 200 milioni di euro vanno in fumo ogni anno.
€ questo il prezzo salato da pagare per la scarsa preparazione IT negli Enti Locali, terzo comparto del settore pubblico italiano – dopo istruzione e sanità – per numero di addetti.
Ma gli strumenti per correre ai ripari esistono: investimenti nella formazione e aggiornamento dei sistemi informatici.
Durante la ricerca si è infatti misurato, attraverso un test empirico condotto su un centinaio di dipendenti pubblici di diverse amministrazioni locali, l’effetto sulla produttività della formazione informatica di base. I risultati parlano chiaro: con un aumento del livello di conoscenze del 23%, si è rilevato un aumento di produttività, inteso come riduzione del tempo impiegato per svolgere le proprie mansioni, del 12%.
Puntare sulla formazione, dunque, conviene: un piano di aggiornamento informatico esteso agli addetti dell’intero comparto potrebbe generare nella Pubblica Amministrazione locale un aumento di produttività pari ad ben 2,2 miliardi di euro l’anno.