Enti locali, e-inclusion e cittadinanza digitale

di Anna Nosari

28 Giugno 2011 11:00

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I progetti di inclusione e i corsi di alfabetizzazione informatica promossi dalla PA locale moltiplicano l'accesso dei cittadini alla "società digitale".

«Il fatto che sia la PA locale a promuovere iniziative di e-inclusion è un valore aggiunto importante, in quanto gli enti locali hanno quella vicinanza e conoscenza del territorio che permette di creare offerte formative aderenti alla realtà e ai bisogni dei propri cittadini», ha commentato Fulvia Sala di AICA, che ha curato direttamente la ricerca.

«Non vi è gruppo di popolazione che non possa trarre vantaggi evidenti dall’accesso alle informazioni e ai servizi in rete. Se in Italia ancora il 41% delle famiglie non usa il web perché non conosce il mezzo – come dicono dati Istat del 2010 – è evidente che si deve investire con forza sulla formazione, in modo organico e affidandosi a modelli semplici e collaudati, flessibili per adeguarsi alle diverse realtà» ha aggiunto Rodolfo Zich, presidente di AICA.

«Come AICA lavoriamo da tempo con gli enti locali, promuovendo protocolli di intesa per favorire l’avviamento di progetti di alfabetizzazione digitale basati sul programma europeo eCitizen, che è strumento dell’iniziativa europea per l’e-inclusion. Crediamo fortemente nel ruolo delle pubbliche amministrazioni locali perché esse sono le più vicine al cittadino e al territorio, pertanto sono in grado di individuare le fasce di popolazione a maggior rischio di esclusione sociale nella loro specifica area, di creare progetti che rispondano in modo puntuale ai bisogni rilevati, di creare un rapporto più diretto con il cittadino anche attraverso gli strumenti web».

L’indagine ha voluto esplorare anche le motivazioni di coloro che, pur avendo ricevuto una formazione informatica, dichiarano comunque di non usare il web. Nella maggior parte dei casi, la causa è la mancanza di un PC o di una connessione internet a casa (64%), che rappresenta ancora il luogo privilegiato per l’accesso al web dall’82% del campione.

Con le nuove competenze digitali acquisite, si utilizza il web in primo luogo per comunicare e per ricercare informazioni, con una frequenza di utilizzo decisamente maggiore rispetto alla media nazionale: in particolare, l’83% usa la posta elettronica, il 95% ricerca informazioni, il 73% legge giornali e riviste online. Si registra inoltre un maggiore utilizzo dei servizi online:il 45% degli intervistati, ad esempio, utilizza servizi bancari online, contro una media nazionale del 30%.