Pa online poco usata. Banda larga: Bernabè VS Governo

di Barbara Weisz

13 Giugno 2011 15:15

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Lo rileva un report europeo, secondo cui siamo agli ultimi posti. Migliore la situazione delle aziende, ma anche qui sotto la media Ue. Intanto è polemica sulla rete di nuova generazione.

Fra le motivazioni, c’è senz’altro la scarsa penetrazione della banda larga e un basso numero, rispetto al resto d’Europa, di navigatori online. Sempre in base ai dati di Bruxelles, mentre l’Italia brilla per diffusione di servizi mobile, altrettanto non si può dire per le connessioni veloci da postazione fissa. Solo il 59% degli italiani ne ha una, e di questi l’83% è a banda larga. Un incremento significativo, sottolinea la commissione, ma un dato che resta al di sotto della media europea, all’87%. Anche qui le cose milgiorando analizzando solo l’utenza business, che con una copertura dell’84% risulta in media.

Quanto all’utilizzo di internet, la percentuale dei navigatori frequenti è in media, ma è invece molto bassa quella degli utilizzatori “regolari”, al 48%, uno dei dati più bassi nel Vecchio Continente. Non solo: nella Penisola c’è un 41% di persone che non ha mai usato la rete, e questa è una delle percentuali più alte d’Europa.

Insomma, sul fronte dell’utilizzo di servizi c’è molto da lavorare. Nel frattempo, assistiamo a un botta e risposta particolarmente critico fra il governo e la più grossa azienda di tlc, Telecom, sulle infrastrutture di rete di nuova generazione. Nel mirino, ci sono le nuove regole sulla fibra che devono essere discusse al cosiddetto Tavolo Romani.

Era prevista una riunione la settimana scorsa, che però è slittata al prossimo 21 giugno. In discussione, la creazione di una società pubblico-privata che sembra non piacere agli operatori che si riconoscono nell‘Ecta (european Competitive Telecommications Association), che fra l’altro lamnetano un rischio di monopolio da parte di Telecom, nè alla stessa Telecom.

Gli altri operatori chiedono a Telecom prezzi più assi per l’affitto della nuova rete (tecnologia NGN), il colosso delle tlc se la prende invece con il governo: «se lo stato vuole tornare a essere imprenditore va benissimo: ha inFratel e lo faccia per conto suo» ha tuonato il presidente Franco Bernabè. Il quale minaccia di fare per conto propria, spiegando che Telecom è l’unica società ad avere i mezzi per fare una propria rete, e lamenta che la situazione attuale rallenta il piano di investimenti.