La posta elettronica certificata (PEC) continua nella sua crescita in termini di diffusione ed utilizzo delle caselle. Le istituzioni confermano la fiducia in questo strumento e tentano, anche se con qualche difficoltà, di utilizzare quanto più possibile la PEC come mezzo di comunicazione ufficiale.
In questo contesto l’INPS sottolinea l’importanza di conoscere la PEC anche nelle pagine del proprio Rapporto annuale [scarica il rapporto…], che nell’edizione attuale fornisce le prime indicazioni in merito alla corretta gestione delle comunicazioni.
L’obiettivo dell’Istituto, in coerenza con le aspettative del Ministro Brunetta, è quello di «trasformare i 3,5 milioni di Pin consegnati agli utenti per l’accesso al sito web in altrettante caselle di posta elettronica certificata e di convertire gli oltre 70 milioni di lettere inviate ogni anno in altrettante e-mail certificate».
Tra le disposizioni principali atte a favorire l’utilizzo della PEC si individuano l’obbligo per le imprese costituite in forma societaria a indicare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese e l’obbligo per i professionisti iscritti ad albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato di comunicare ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
In particolare le società hanno a disposizione tre anni di tempo dall’entrata in vigore del decreto-legge anticrisi n. 185/2008 convertito con modificazioni, nella legge n. 2/2009.
Il rapporto annuale INPS evidenzia l’importanza della PEC anche in un secondo passaggio in cui si rammenta che «considerata l’enorme rilevanza per l’Istituto dell’utilizzo del sistema informatico di trasmissione delle comunicazioni sono stati implementati i servizi presenti nella sezione “servizi on-line” per aziende e consulenti del sito Internet, relativi alla gestione degli indirizzi Pec».