A livello di costo sono le cartelle cliniche le principale fonte di spesa in ambito sanitario. Secondo l’Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2010 vi sono stati 920 milioni di euro di investimenti in tal senso, in gran parte derivanti dal settore pubblico, pari al 79%, poi seguono gli ospedali privati, con un 15% e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) con un 6%.
Le applicazioni della telemedicina possono avere un valore sociale enorme soprattutto se collegate alle difficoltà di erogare servizi rapidi ed efficienti nel territorio.
Pertanto il progetto della Regione Sicilia, chiamato “Eolienet? per lo specifico arcipelago, risponde proprio a questa elementare necessità di garantire, a tutti, un servizio medico, indipendentemente dalla ubicazione e residenzialità dell?ammalato.
Il progetto prevede l’attivazione di una rete telematica per la trasmissione di informazioni ed immagini, il teleconsulto, la teleformazione per il personale medico, la teleanalisi di laboratorio, la telediagnosi Ecg (elettrocardiogramma) e la prossima attivazione di uno specifico portale.
Luoghi come Licudi, Filicudi, Stromboli, Ginostra, ecc. – ove è prevista una continuità assistenziale – ora possono avvalersi di rapide analisi cliniche di base, attraverso i servizi telematici per la trasmissione dei dati e la ricezione dei relativi referti validati. Il tutto a vantaggio anche della promozione e ampliamento dell?offerta turistica anche per malati cronici.
Il progetto, dopo alcuni anni di stallo, è stato finanziato, con quasi 2 milioni di euro con i fondi del Ministero della Salute sulla base di una convenzione stipulata alcuni anni fa con l’Assessorato Regionale e l’Asp di Messina ed è previsto l?utilizzo dell?e-learning per la formazione del personale sanitario.
Con una maggior organizzazione e monitoraggio costi/benefici per superare le difficoltà dovute alle innovazioni che culturalmente fanno fatica ad essere implementate, si potranno migliorare tutti i servizi previsti, a partire dai Livelli essenziali di assistenza (Lea) e compreso il già presente elisoccorso, in cui un recente piano sanitario prevede per esso, cinque basi dislocate a Palermo, Catania, Caltanissetta, Messina e Lampedusa.