Toscana gay friendly: intervista all’Assessore Scaletti

di Alessandro Vinciarelli

4 Maggio 2011 10:25

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PubblicaAmministrazione.net ha intervistato l'Assessore Scaletti sulla nuova iniziativa della Regione Toscana di aprire una sezione dedicata al turismo gay, facendo da apripista in Italia per garantire eguaglianza e dignità sociale.

4. La mappatura delle strutture ricettive gay-friendly è sicuramente un’informazione importante e già comprende un centinaio i gestori di alberghi, bed & breakfast, ristoranti, locali, stabilimenti balneari e discoteche che hanno aderito all’iniziativa. Le strutture aumenteranno ancora e qual è stata finora la risposta dei navigatori e degli interessati rispetto alle pagine della sezione?

«Certo, le strutture aumentano di giorno in giorno. A fine aprile 2011 erano 132 le strutture (agriturismi, ristoranti, hotel, B&B, discoteche, spiagge attrezzate) ad avere aderito al progetto. L’attività di mappatura è iniziata soltanto un mese e mezzo e la risposta che abbiamo ricevuto dal territorio è stata da subito calda ed entusiasta. E anche i commenti che riceviamo ci indicano che questa è la strada giusta anche se sappiamo bene che è un punto di partenza. A breve, in vista dell’estate, lanceremo nuove importanti novità».

5. Per chi avesse bisogno di maggiori informazioni, esistono classi di ospitalità differenti (ad esempio l’individuazione per locali dedicati ai clienti gay) e quali sono?

«Certo. Nella pagina “Toscana Gay Friendly” del nostro portale del turismo, l’utente trova un menù, perno del progetto regionale. Dal menù si può scegliere la soluzione più vicina alle proprie esigenze. Sono quattro le classi di ospitalità disponibili, consultabili anche per provincia: “gay only” (solo per clienti gay), “gay friendly” (per tutti, ma amiche dei gay), “gay owned” (strutture gestite da gay) e, infine, “etero friendly” (strutture frequentate da gay ma anche da molti eterosessuali)».