E poi il Consip, società del ministero dell’Economia nata nel 1997 che oggi «viene considerata un’eccellenza internazionale». Fra le altre cose il Consip gestisce il Mepa (il mercato digitale della Pa), primo marketplace digitale del settore pubblico a raggiungere un milione di prodotti disponibili nonchè il più grande mercato elettronico dedicato alle Pa del continente, che è stato premiato agli European e-government Awards 2009.
Nel dicembre scorso il Consip è anche stato nominato riferimento guida per la promozione della trasparenza nelle transazioni delle PA dei paesi dell’area di Medio Oriente e Nord Africa, ed è anche stato scelto dall’Ocse per fornire sopporto nella valutazione sul Federal Acquisition System degli Usa.
Fra tante luci anche qualche ombra: la distribuzione geografica dei servizi della Pa disponibili online per i cittadini non è omogenea: si va da un Trentino Alto Adige molto virtuale a regioni come la Calabria e la Puglia hanno un punteggio molto basso.
Quasi inutile sottolineare quali siano i vantaggi, anche economici, della diffusione dei servizi in internet. Secondo un modello del Politecnico di Milano, uno scenario ideale in cui tutte le procedure di acquisto diventassero virtuali corrisponderebbe, per la Pa, a un beneficio in termini di risorse e di tempo superiore al 50%.
