«Ritengo utile presentare un progetto rivoluzionario di votazione online da proporre al governo. Questo progetto, messo a punto dal dipartimento di Fisica Teorica ed Informatica dell’Università degli studi di Messina permetterebbe all’elettore di poter espletare il diritto di voto direttamente da casa propria o, in alternativa, presso apposite strutture operative (seggi elettorali), dotate di computer con accesso ad Internet, abilitati a fare accedere anche cittadini italiani lontani dalle residenze di competenza elettorale».
Con queste parole, Domenico Scilipoti, deputato del Movimento di responsabilità nazionale, lancia l’idea di un piano di prova per la votazione on line, che consenta di trasmettere informazioni a distanza da una postazione web ad un centro di elaborazioni dati. «Questa proposta innovativa – prosegue Scilipoti – permette di avere i risultati dell’esito di una consultazione elettorale in tempo reale. La prefettura, competente per distretto ha, infatti, la possibilità di accedere immediatamente alle informazioni memorizzate nel database, abbattendo costi e tempi di trasferimento dati.
In un progetto strategico come questo, inteso come efficienza della macchina burocratica dello Stato – conclude Scilipoti – la tecnologia assume un ruolo rivoluzionario che risponde alla domanda di trasparenza e legalità proveniente dalla società». Eppure, il voto elettronico in generale e ancor più quello “online”, finora, è stato preso in considerazione, in Italia, come prossima evoluzione dei sistemi di votazione manuale, ma molto spesso scartato per problemi di sicurezza, ai fini di un utilizzo per elezioni di rilevanza politica e amministrativa.
La debolezza di Internet come piattaforma per il voto nelle elezioni include la sua vulnerabilità a molti tipi di attacchi DoS (denial of service), spoofing e attacchi “man in the middle”, che possono portare ad una diffusa sfiducia da parte di parte di tutto il corpo elettorale o a diffondere l’uso della compra-vendita del voto.