Dopo la pubblicazione sul profilo Facebook del sindaco di Bari, Michele Emiliano, della foto che ritrae tre dipendenti dell’azienda pubblica locale per l’Igiene e la raccolta di rifiuti mentre sono fermi in strada a chiacchierare, durante l’orario di lavoro, i “sostenitori virtuali” del sindaco sono arrivati a superare quota 20.000.
L’iniziativa del sindaco, che ha invitato i cittadini a fotografare i casi di “fanulloneria”, non è però piaciuta alla Cgil-FP di Bari, che ha chiarito immediatamente la propria posizione:«Ci sono tante soluzioni diverse e più “civili” per affrontare il problema – si legge nel sito della sezione Funzione Pubblica di Bari della Cgil – per esempio bisognerebbe responsabilizzare gli stessi dirigenti a svolgere adeguato controllo, incentivare i dipendenti e al contempo auspicare una solidarietà verso quei lavoratori (anche pubblici) che in questo momento stanno attraversando uno dei momenti più bassi dal punto di vista dei diritti, e riconoscere e informare (anche tramite stampa) che gli stessi sono sforniti di mezzi e strumenti adeguati con cui lavorare»
L’ha presa a ridere, invece, il professor Gaetano Veneto, ordinario di diritto del lavoro nella facoltà di giurisprudenza dell?Università di Bari che, dopo avere precisato: «mi permetto di scherzare solo perché Michele è stato mio allievo», ha passato seriamente in rassegna alcuni aspetti dell’iniziativa del sindaco: «Prima di tutto il datore di lavoro non è Michele Emiliano, ma L’Amiu che è giuridicamente un’altra cosa. Il sindaco è intervenuto come cittadino, sia pure come primo cittadino».
«Non si può che essere d?accordo nel perseguire assenteisti e fannulloni – ha continuato Veneto – ma la legge prevede strumenti, metodi e sanzioni per farlo. La facoltà d’indagine deve essere esercitata in contraddittorio con l?interessato e sempre nel rispetto della dignità e della libertà dei lavoratori».
Intanto, il sindaco, dalla bacheca della sua pagina su Facebook è riuscito a coinvolgere nel dibattito anche il direttore generale dell’AMIU, Antonio De Biase mentre, tra le missive elettroniche inviate al sindaco, spunta qualcuno che elogia la pulizia di alcune piazze della città. Frutto dell’attenzione mediatica sui netturbini di Bari?.