Dopo Belfast, Washington e Vancouver, la quarta conferenza internazionale della Virtual Global Taskforce si terrà per la prima volta in Australia, ospitata dalla Polizia Federale Australiana (Afp). Inaugurato dal ministro dell’Interno Brendan O’Connor alla presenza del Capo della polizia federale Tony Negus, l’evento, della durata di due giorni, è finalizzato a realizzare il dialogo di forze dell’ordine, del mondo accademico e dell’industria, e delle organizzazioni non governative (Ong) di settore.
In programma ci sono conferenze, workshop e tavole rotonde tematiche su diversi argomenti: le principali sfide nel campo delle tecnologie online; i nuovi scenari di sfruttamento criminale delle comunità virtuali (social networks); le soluzioni tecnologiche possibili fra cui, ad esempio, il programma Child Exploitation Tracking System (Cets) ; la prevenzione attraverso strategie di istruzione, di formazione comune e della predisposizione di mirate iniziative normative internazionali.
La Polizia italiana sarà protagonista della dimostrazione di una serie di soluzioni tecniche innovative di analisi forense e intervento operativo, all?interno di una specifica sessione. «La partecipazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni alla Virtual Global Taskforce – ha commentato Antonio Apruzzese, direttore del servizio della Polizia di Stato specializzato nelle indagini sulla pedofilia online – è la prova della costante e concreta ricerca di nuove opportunità offerte dalla collaborazione internazionale per contrastare, in modo sempre più efficace, i crimini commessi a danno dei minori indifesi che diventano vittime dei reati di abuso, soprattutto a fini sessuali».
«Le alleanze internazionali degli investigatori specializzati – ha proseguito – sono essenziali per raggiungere risultati significativi in tempi brevissimi, potendo operare in tempo reale in ogni angolo della rete Internet che non conosce assolutamente confini geografici».
La Vgt opera dal 2003 nel campo della lotta contro il crimine dello sfruttamento sessuale di minori online. I risultati più recenti del suo operato sono lo smantellato di più di 200 siti web commerciali che contenevano materiale prodotto mediante l?abuso di minori. Gli investigatori di sei Paesi partner della Vgt hanno collaborato per identificare 30mila clienti, acquirenti del materiale in 132 paesi, consentendo centinaia di condanne degli Stati Uniti e 16 arresti in Bielorussia e Ucraina.
La trance italiana dell?operazione ha visto operare la Polizia Postale e delle Comunicazioni coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia fino alla chiusura di circa 50 siti web illegali. Al sequestro dei siti, operato in contemporanea in tutto il mondo nel gennaio 2010, è conseguito l?immediato crollo del numero di siti commerciali attivi nel mondo i quali sono passati da circa 300 a meno di una dozzina.