Il Parlamento europeo a lezione di Facebook

di Lorenzo Gennari

8 Novembre 2010 17:45

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Quest'inverno i parlamentari europei seguiranno una serie di lezioni per imparare a usare Facebook, Twitter e gli altri "social network". Servirà ad avvicinare la politica in ambito europeo ai cittadini

Diverse iniziative, negli ultimi anni, hanno lanciato, in ambito europeo, il canale dei social network per avvicinare la politica ai cittadini. Non sempre però, gli europarlamentari hanno dimostrato di padroneggiare con disinvoltura i nuovi media.

Per questo motivo è nata la proposta di alcune lezioni per spiegare Facebook, Twitter e gli altri social network ai MEP (Members of european parliament). All’inizio dell’estate, ad esempio, sono stati recensiti i deputati che si trovavano su Twitter con un buon risultato: sono circa un terzo del totale. Il numero, però, varia enormemente da paese a paese: nessun maltese ha un account, mentre gli irlandesi, gli austriaci e gli olandesi arrivano rispettivamente al 67 per cento, 58 per cento e il 48 per cento del totale dei loro eurodeputati. In Francia, Germania e Inghilterra la media si aggira intorno al 30 per cento.

Daniel Abad (PPE francese), Sonia Alfano (Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa), la parlamentare portoghese Edite Estrela (Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo) e lo spagnolo dei Verdi, Raul Romeva i Rueda organizzeranno le lezioni per tutti i MEP che vorranno partecipare. «Non è una moda – racconta Romeva – è molto utile e per questo io ho iniziato a usarli».

«Come europarlamentare, mi sento frustrato perché l’opinione generale è che il Parlamento europeo non fa niente, ma il problema è che la gente non conosce il nostro lavoro. Con i social network posso spiegare la vita del Parlamento, e ora la gente viene e mi dice “grazie a lei almeno capiamo a cosa serve il Parlamento”».

Intanto, attraverso un’iniziativa lanciata dal sito francese Toutleurope.eu, che si chiama ”
Tweet Your Mep“, è stata creata già una piattaforma che permette ai cittadini di interagire direttamente con i deputati europei che utilizzano il famoso sito di microblogging. Chiunque può, dopo la registrazione, inviare domande al deputato a scelta (tra i presenti nel network) e discutere con gli altri cittadini. Per il momento sono previste quattro lingue: inglese, francese, tedesco e olandese.