Marche, governatore incontra amici di Facebook

di Lorenzo Gennari

12 Ottobre 2010 16:00

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Il governatore della Regione Marche ha lanciato l'iniziativa di una serie di incontri dal vivo con tutti gli "amici" di Facebook. Ieri la prima esperienza: i temi nascono sul social network e vengono dibattuti dal vivo

«Ieri sera si è svolta la “puntata zero” di “Matching per le Marche“, una serata piacevole e frizzante, anche se le avete davvero studiate tutte per mettermi in difficoltà», è questo il primo commento su Facebook del governatore Gian Mario Spacca riguardo alla sua iniziativa di incontrare dal vivo tutti i suoi contatti virtuali.

«Domande sul CUP, sulla Quadrilatero e sulle infrastrutture – racconta dal suo profilo, Spacca – ma anche sui rigassificatori, sulle centrali a turbogas!». Un botta e risposta coordinato da un giornalista, Martino Martellini e animato dalle incursioni del “comico protestatore”, Giorgio Montanini, destinato a diventare un appuntamento fisso: ogni 15 giorni, in località diverse della regione.

Il bilancio della giornata di ieri, per il governatore, è stato positivo, tanto che ha già rilanciato l’idea per un nuovo incontro proprio dalla sua bacheca di Facebook. Si sono presentati in più di duecento, nell’albergo di Jesi che ha ospitato il “Matching” e non hanno risparmiato al governatore domande scottanti, ad esempio sul Centro Unico di Prenotazione (CUP) per le visite e gli esami clinici, definito dallo stesso Spacca un fallimento.

Il governatore, già su Facebook, dove può contare su una platea di 4900 contatti virtuali, si era assunto tutte le responsabilità politiche dell’errore di progettazione del CUP, ma proprio durante l’incontro a Jesi ha dichiarato di avere una soluzione tecnica pronta nell’arco di tre settimane.

I toni del botta e risposta sono sempre stati pacati, ma certo si è potuto andare oltre l’aplomb tipico delle conferenze stampa. Un dettaglio apprezzato dai presenti e che ha contribuito ad avvicinare la politica ai cittadini. L’esempio coraggioso di Spacca ora non aspetta altro che essere replicato: il solco tracciato parte dal web e arriva nelle piazze.