Formazione a distanza

di Stefano Pierini

15 Settembre 2010 09:00

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La FAD nel contesto della Formazione Professionale

La nuova strategia

Alcune domande al dott. Gianni Biagi, Dirigente del Settore Formazione e Orientamento della Regione Toscana (Direzione Generale Politiche Formative, Beni e Attività Culturali).

L’aggiornamento di TRIO è avvenuto lo scorso marzo. In cosa è consistito e nella programmazione 2009-11 quali tappe e quali obiettivi sono previsti? Con il sistema del riuso quali Regioni utilizzano la vostra piattaforma?

Tre sono stati gli obiettivi che hanno dato origine alla terza fase e che entro quest’anno verranno tutti implementati. Il primo, superare una certa rigidità della precedente piattaforma e adottarne una nuova, modello Moodle, molto più adattabile alla flessibilità, all’innovazione di nuove tecniche informatiche e soprattutto che fosse open source. Il secondo è dato dal numero imponente dei corsi presenti in catalogo che determinava una difficoltà di consultazione e quindi abbiamo ricostruito un indice ragionato facilitando la scelta più opportuna ma anche più razionale. Da ultimo l’introduzione entro il 2010 della certificazione delle competenze. Per quanto riguarda gli accordi con altre amministrazioni regionali, questi sono diretti a consentire il riuso degli oggetti didattici presenti su TRIO sui sistemi di e-learning delle altre regioni e viceversa. In particolare, sono state attivate convenzioni con la Regione Emilia-Romagna, con la Provincia Autonoma di Bolzano e con la Regione Veneto. Inoltre è in fase di discussione con la Regione Marche un’ipotesi di riuso non più diretto al mero scambio di prodotti, ma anche rivolto all’infrastruttura tecnologica di TRIO. È in corso d’opera un protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e l’ISFOL per valutare le possibili interazioni tra i rispettivi sistemi di e-learning. La Regione Toscana, inoltre, siede, in qualità di rappresentante del Coordinamento delle Regioni e delle Province Autonome, ai lavori del Tavolo di Raccordo Interistituzionale sulla domanda e offerta di e-learning (TRIeL). Nell’ambito dei lavori del tavolo ha avviato un dialogo sulle best practises in tema di e-learning anche con la Valle d’Aosta, la Basilicata, la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Liguria.

Quale ruolo può avere la FAD per affiancare gli altri strumenti di politica attiva nel dare possibilità di qualificazione e riqualificazione, in special modo in questi tempi di crisi occupazionale?

Nell’accordo del 14 febbraio 2010 in Conferenza Stato-Regioni, per l’utilizzo del FSE per attivare i percorsi di accoglienza, orientamento e formazione previsti quale complemento alle indennità erogabili ai lavoratori in Cassa Integrazione in deroga, la Regione aveva già individuato nello strumento della piattaforma e-learning TRIO uno strumento complementare alla classica azione delle Province e dei Centri per l’impiego. Sapevamo che i numeri della crisi sarebbero stati molto elevati e, onde evitare la paralisi delle strutture pubbliche preposte, utilizzare la formazione a distanza ci è sembrato un modalità di lavoro per una risposta rapida ed efficace. Più di 2300 utenti, infatti, hanno usufruito di formazione online essenzialmente su tematiche relative all’informatica di base e alla sicurezza sul lavoro.

La Regione Toscana sta sperimentando nuovi modelli di erogazione della formazione, tali che l’utente e il formatore possano sviluppare un processo di apprendimento, soprattutto online, per inserire i giovani nel mondo del lavoro? In ambito del FSE è possibile considerare il corso, da costruire in itinere, come una parte e non il tutto del processo formativo?

La Regione ritiene importante e strategico arrivare a intercettare il più ampio target possibile per accrescere la conoscenza e quindi la conseguente competenza. Si parte dalla certificazione delle competenze, di supportare sia l’amministrazione pubblica che le imprese, oltre agli enti di formazione. Il sistema regionale delle competenze diventa il perno per aggregare le forze sociali, le esigenze del mercato del lavoro, la spendibilità delle proposte formative. Più che il corso, si tratta di rendere oggettive, valutabili le competenze comunque acquisite (formali, informali) anche leggendo un libro o consultando Internet. La Regione ha elaborato gli Standard per la descrizione, la formazione, il riconoscimento e la certificazione delle competenze, attraverso la costruzione di unità certificabili. È stato elaborato, al momento, un repertorio di 219 profili professionali, insomma di possibili mestieri, e stiamo valutando su quali e quanti di questi il sistema di TRIO possa contribuire all’ottenimento di alcune competenze certificate. Entro il 2010 saranno prodotte e rilasciate in tale sistema di apprendimento la copertura delle intere conoscenze di 4 figure professionali, nei settori della contabilità, del risparmio energetico, del turismo e del confezionamento. Successivamente, la produzione di moduli formativi online sarà diretta principalmente alle conoscenze trasversali comuni a più figure professionali per consentire così la più ampia copertura rispetto al repertorio delle figure professionali. Il corso rappresenta per noi esclusivamente una parte dei servizi che devono essere garantiti ai nostri utenti. L’aver già nel sistema della piattaforma dei tutor che dialoghino con l’utenza (e TRIO è tutto a finanziamento del FSE) presuppone un rapporto di orientamento/consulenza pre-corso. Siamo attenti inoltre ai nuovi strumenti di comunicazione e per il periodo 2009-11 abbiamo in programma n. 120 ore in podcast e n. 90 ore di aule virtuali registrate.