Formazione a distanza

di Stefano Pierini

15 Settembre 2010 09:00

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La FAD nel contesto della Formazione Professionale

La storia di TRIO

TRIO è l’acronimo di Tecnologia, Ricerca, Innovazione e Orientamento e l’iniziativa nasce nel 1998 per opera della Regione in ambito di iniziative di teleformazione finanziate dal FSE. La caratteristica, costante, è che l’amministrazione nelle varie fasi di assestamento per cogliere l’evoluzione del web non ha mai gestito direttamente la piattaforma. Ne è proprietaria, ma attraverso bandi pubblici è stata data sempre in gestione a società specializzate. Nel tempo, la piattaforma, che è open source, ha vinto vari premi ad es. Italian Web Awards 2002 e il Premio Pubblica Amministrazione, nel giugno 2002. Dall’offerta di vari corsi, attraverso la scelta in un ampio catalogo, si passa, con un nuovo gestore, allo sviluppo di vari servizi (orientamento, informazione, certificazione, tutoraggio), onde evitare che l’utente si senta disorientato e non colga la proposta che più si addice al suo obiettivo professionale, personale e culturale. Nel 2006 altro riconoscimento molto significativo a livello europeo: il Label che la Commissione assegna a chi riesce ad erogare servizi didattici innovativi e accessibili ai più, per far apprendere le lingue. Lo scorso anno si arriva al terzo bando e ad altri gestori che sono gli attuali responsabili: il servizio viene assegnato ad un raggruppamento di imprese con Giunti Labs (in qualità di capofila), Tecnofor e Brain Technology.

I servizi offerti

Il catalogo è il punto centrale, quello da cui è nato il progetto. Oggi ci sono circa 1.500 prodotti formativi e basta accedervi da PC collegandosi in rete al sito www.progettotrio.it e facendo una normale iscrizione. Esistono però anche altre opportunità come quella di recarsi presso i Poli di teleformazione, delle strutture pubbliche di accesso a TRIO che sono presenti in tutto il territorio regionale e sono gestiti dalle province. Fra i Poli c’è pure quello del carcere di Porto Azzurro, con funzione sociale e di reinserimento nel mondo del lavoro. Basta andare alla specifica sezione del portale e mettersi in contatto con il tutor responsabile locale. Sono presenti, inoltre, un servizio di orientamento anche a disposizione delle organizzazioni, uno di tutoraggio e un help desk collegato ad un numero verde.

Per particolari tematiche gli utenti possono usufruire anche di aule virtuali sincrone. Sono inoltre possibili, attraverso specifiche convenzioni, servizi di formazione per target e per Ente, in modo da offrire una proposta calibrata sulla preventiva analisi dei fabbisogni formativi effettuata dalla specifica amministrazione o azienda privata. Tale intervento va sotto il nome di WEB Learning Group e l’accordo ha validità fino al 2011. Attualmente sono state stipulate convenzioni con aziende private, organismi accreditati in ambito FSE e la Pubblica Amministrazione (ad es. ANCI, Sistema delle Biblioteche Toscane, Unioncamere Toscana, ecc..).

Dalla fine di marzo, la piattaforma e il servizio hanno subito un aggiornamento preannunciato in un convegno “Il Nuovo TRIO per la Toscana domani”, svoltosi il 15 gennaio a Palazzo dei Congressi di Firenze. Sono presenti sul sito, oltre ai corsi, anche collane didattiche e percorsi formativi. Le offerte sono in continuo aumento e sempre più diversificate, in totale sono disponibili 1.534 prodotti formativi a catalogo tra moduli online e e-book.

A dimostrazione dell’impatto e l’interesse del sistema TRIO bastano i dati di utilizzo: al 31 dicembre del 2009 i soggetti iscritti erano complessivamente 159.670 di cui 60.824 attivi. Qual è la loro composizione sociale? In prevalenza sono occupati e donne con titolo di studio di scuola superiore; il 47,8% appartiene alla categoria “impiegato o intermedio – lavoro dipendente”, il 40,1% ha un diploma di maturità e un diploma di scuola superiore, il 57,4% proviene dalla Toscana, con prevalenza della provincia di Firenze, il 31,6% ha un’età compresa tra i 18 e i 32 anni. Molto elevata è la fidelizzazione; gli utenti che dopo aver concluso un corso, ne frequentano un altro sono circa l’85%. Ciò è indice di un’ottima custom satsfaction. Possiamo dire, citando le finalità dell’Unione Europea già delineate agli inizi del secondo millennio, che si è costruita una comunità educativa e culturale che ha fatto della conoscenza lo strumento di sviluppo di crescita personale ed anche quello di vivere la formazione in un contesto di confronto e di sperimentazione didattica e tecnologica.