«Google prenderà per mano il cittadino gratuitamente, permettendogli di indirizzare la posta elettronica certificata nella buca giusta, interpretando le esigenze di chi fa la richiesta», sono le parole del ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, Renato Brunetta, che ha presentato ieri un progetto di collaborazione con il motore di ricerca americano.
L’obiettivo dell’accordo è migliorare la presenza della Pubblica Amministrazione online, eliminare le incomprensioni o le ambiguità nella ricerca dei servizi. Eloquente, sotto quest’ultimo punto di vista, l’esempio del ministro Brunetta che ha sottolineato: «Se cerco “pensione” nell’ambito dei servizi della PA, voglio arrivare all’Inps e non alla “Pensione Rivabella”».
Google, insomma, lavorerà sull’indicizzazione dei siti della PA, su alcune parole chiave e sul page rank di alcuni domini “.gov”; inoltre fornirà un sistema di statistiche che gli uffici del ministero sfrutteranno per capire quali sono i servizi più ricercati, i siti più popolari e quelli con informazioni di pubblica utilità più facilmente rintracciabili.
«Costruire graduatorie di performance dei siti e dei servizi della PA serve a migliorare l’accessibilità e la facilità d’uso», ha aggiunto Brunetta. Il ministro ha poi anticipato che la prossima intesa per il miglioramento dei servizi web della PA sarà con Microsoft, ma che Palazzo Vidoni sarà comunque aperto ad ogni azienda che, gratuitamente, si voglia impegnare su questo fronte.
Google, ad esempio, trarrà comunque un vantaggio dall’accordo perché potrà studiare il traffico verso i siti istituzionali evitando picchi e velocizzando l’interazione con l’utente. «Un miglioramento, nell’utilizzo del motore di ricerca che – ha fatto notare il Country Manager di Google Italia, Stefano Maruzzi – sarà complessivo».