Cdm, approvato nuovo codice amministrazione digitale

di Lorenzo Gennari

19 Febbraio 2010 17:00

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Questa mattina, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice dell?Amministrazione Digitale (Cad), proposto dal ministro per la Pubblica amministrazione e l?Innovazione Renato Brunetta

«Questo decreto legislativo segna il passaggio dall’amministrazione novecentesca fatta di carta e timbri all?amministrazione del XXI secolo digitalizzata e sburocratizzata e fornisce una puntuale attuazione dei criteri di delega contenuti nell?articolo 33 della legge n. 69 del 2009».

È la sintesi della nota di Palazzo Vidoni a commento dell’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del nuovo Codice dell’Amministrazione digitale (Cad) che sostituisce il vecchio testo scritto cinque anni or sono. L’obiettivo di questo cambiamento, si legge nel comunicato, è anche quello di «evitare che strutture obsolete e procedure interminabili continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l?afflusso di capitali internazionali a vantaggio di Paesi che hanno imboccato già da tempo la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa».

Le principali novità riguardano: la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso l?istituzione di un ufficio unico responsabile delle attività Ict, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, l?introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico; la semplificazione dei rapporti con i cittadini e con le imprese attraverso l?introduzione di forme di pagamenti informatici, lo scambio di dati tra imprese e Pa, la diffusione e l?uso della Pec, l?accesso ai servizi in rete, l?utilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti e l?arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza; la sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio di dati tra Pa e cittadini.

Una volta completato l?iter di approvazione, il decreto legislativo avvierà un processo che consentirà di avere entro i prossimi 3 anni (in coerenza quindi con il piano e-Gov 2012) un?amministrazione nuova, digitale e priva di burocrazia inutile: entro 3 mesi le pubbliche amministrazioni utilizzeranno soltanto la Posta elettronica certificata (Pec) per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna; entro 4 mesi individueranno un unico ufficio responsabile dell?attività di Ict; entro 12 saranno emanate le regole tecniche che consentiranno di dare piena validità alle copie digitali dei documenti informatici.

Il cittadino comunicherà una volta sola i propri dati alla PA centrale: sarà onere delle amministrazioni in possesso di tali dati assicurare, tramite convenzioni, l?accessibilità delle informazioni alle altre amministrazioni richiedenti.