Ferruccio Fazio apre all’e-health, ma auspica un approccio globale all’introduzione delle nuove tecnologie. «È necessario che siano preventivamente create le opportune condizioni di contesto – ha dichiarato alle agenzie di stampa il ministro della Salute -, in primis in termini di reingegnerizzazione dei processi clinico-assistenziali, di riassetto dei servizi sul territorio, nonché in termini di azioni di supporto al cambiamento ed all?utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli operatori medici».
A questo scopo, il ministro ha ricordato «il ruolo fondamentale del Nuovo sistema informativo sanitario (Nsis), progettato dal ministero, che rappresenta il fulcro delle iniziative di eHealth a livello nazionale e il Piano nazionale di Sanità elettronica, definito nel 2005 congiuntamente dal ministro della Salute, da quello per la Pubblica Amministrazione e l?Innovazione, dalle Regioni e dalle Province Autonome».
Nel fare il punto sulla sanità elettronica, al ministro non sfugge una digitalizzazione del comparto sanitario che procede in modo piuttosto disomogeneo. Al centro-Nord ci sono alcune realtà che rappresentano dei veri e propri casi di eccellenza, mentre altre, localizzate prevalentemente al Sud, presentano dei sensibili margini di miglioramento. Per contro si rileva un elevato livello di alfabetizzazione informatica da parte degli operatori medici a livello nazionale.
Attualmente, il fascicolo sanitario elettronico (Fse) è attivo, con un livello di copertura della popolazione superiore al 75 per cento, solamente in 7 Regioni mentre meno del 5 per cento dei medici generici nel nostro Paese utilizza la rete per prescrivere i farmaci e condividere le ricette con le farmacie. Tutti elementi che confermano la necessità di procedere nel percorso di sviluppo dell’e-Health a livello nazionale, ad un’azione di concerto, come quella dell?accordo collettivo nazionale del 29 luglio 2009 della medicina generale.
«Tale Accordo – ha spiegato Fazio – è un tassello fondamentale che mira al processo di digitalizzazione dei dati sanitari, ma nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali». L’Accordo prevede che i medici prescrittori in rapporto di convenzione con il Ssn siano tenuti al puntuale rispetto degli adempimenti di cui al Dpcm 26 marzo 2008, il quale definisce le regole tecniche per il collegamento in rete dei medici del Ssn per la trasmissione telematica dei dati delle ricette al ministero dell?Economia e delle Finanze e delle certificazioni di malattia all?Inps.
Fazio ha anche aperto alla proposta dell?Anaao-Assomed di cambiare le procedure per alcuni tipi di ricette sanitarie. L?esempio è quello di malati cronici anziani, ai quali ? secondo l?Anaao-Assomed ? potrebbe essere fatta una prescrizione digitale dal medico curante con validità semestrale, per evitare che si rechino ogni settimana in ambulatorio per farsi prescrivere una ricetta.
«Sono favorevole al tema dell?ePrescription – ha concluso il ministro – soprattutto in considerazione delle ricadute in termini di processi clinico-assistenziali che ne conseguono, tra cui la maggiore facilità di accesso alle terapie, il migliore monitoraggio e controllo delle stesse, la maggiore capacità di prevenzione degli errori clinici, i minori costi sociali. Fermo restando il fatto che ciascuna innovazione di processo sia preceduta da una preventiva ed accurata verifica di fattibilità, soprattutto in termini di sicurezza, tutela e protezione dei dati personali, fattibilità tecnico-organizzativa, implicazioni gestionali e medico-legali».