La politica alla portata di tutti

di Alessia Valentini

27 Gennaio 2010 09:00

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Gli strumenti web di democrazia elettronica e partecipazione attiva alle sedute parlamentari

Vittorio Alvino ci racconta l’excursus di questa iniziativa, partita con un ritmo vertiginoso di crescita giornaliero pari a 20/30 nuovi iscritti, per un totale attuale pari a 10.000 utenti registrati, che oggi sistematicamente visitano e utilizzano il sito nelle sue funzionalità partecipative. L’iniziale interesse è stato per le classifiche sintetiche sulle attività di senatori e deputati, che vengono monitorati in relazione alla loro attività parlamentare, sia in termini di presenza fisica, sia in relazione alle votazioni: la classificazione sulla presenza fisica in parlamento ha suscitato non poche reazioni anche da parte dei politici interessati, ma poi si sono dovuti arrendere al carattere pubblico e disinteressato dell’informazione riportata dal sito. Ed oggi forse sono anche più cauti perché sanno che la loro attività è monitorata e resa evidente.

Un altro indice che pure ha suscitato qualche reazione di disappunto è stato l’indice di attività che altro non è che una percentuale ricavata dal numero e dalla tipologia di atti prodotti dai parlamentari in modo da poter confrontare le rispettive attività fra i diversi politici. Interessante è poi la classifica sui politici ribelli, coloro cioè che esprimono un voto contrario al proprio gruppo parlamentare e ultimo ma non meno importante una neonata funzionalità a disposizione che riguarda il numero dei voti chiave ovvero «i voti più importanti che, visti nel loro insieme, forniscono l’istantanea degli interessi e dei valori rappresentati nel Parlamento».

Nel corso del tempo l’interesse per le classifiche, continua Alvino, ha lasciato il posto alle attività partecipative più concrete che si concentrano nella sezione degli atti normativi. In questa sezione sono elencate tutte le proposte di legge, i decreti legge, i decreti legislativi e quelli non legislativi, e sono riportati in bozza o nella versione definitiva ma sempre nella loro forma essenziale, senza commenti iniziali in modo che tutti possano leggerli, capirli, commentarli, proporre delle modifiche o degli emendamenti e segnalare eventuali errori, ma soprattutto votare, contribuendo così alla evoluzione di un atto o norma che viene proposta e discussa in parlamento. Questo “terreno di scambio” rappresenta uno strumento importante di democrazia partecipata, perché consente a chiunque di dare il proprio contributo e di concorrere alle attività legislative. I passi successi di evoluzione per questa iniziativa sono a vari livelli:

  1. Rendere il dibattito fra i cittadini ancora più efficace ed aperto, implementando strumenti di social network che consentano una comunicazione ancora più estesa e completa fra gli utenti (che attualmente intervengono solo con lo spazio dei commenti legato ad ogni atto n.d.r.)
  2. Favorire il dibattito aperto fra politici e cittadini mediante richieste e riposte da e per i parlamentari realizzando un canale di comunicazione ancora più efficace, che rappresenti uno spazio virtuale di aperta collaborazione
  3. Fare in modo che le attività delle commissioni parlamentari possano recepire attivamente e in tempo reale tutti i commenti, le richieste di modifica e tutti gli interventi dei cittadini in merito alle singole proposte di legge. In verità già oggi in alcuni casi i commenti e le proposte di modifica per qualche disegno di legge sono state prese in considerazione dalle singole commissioni parlamentari, ma sarebbe auspicabile che questo processo potesse diventare sistematico.