Insegnare ai ragazzi ad usare responsabilmente Internet e YouTube: è lo scopo principale del nuovo progetto nato dalla collaborazione tra la Polizia delle comunicazioni, il sito YouTube e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si chiama “Non perdere la bussola” ed è stato presentato oggi in Piazza del Viminale, nella sala conferenze Relazioni Esterne della Polizia di Stato.
Alla conferenza sono intervenuti Maurizio Masciopinto, direttore delle Relazioni Esterne del dipartimento della pubblica sicurezza, Marco Pancini, European Senior Policy Counsel di Google, Rossella Schietroma in rappresentanza del ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e Antonio Apruzzese, direttore del servizio postale e delle comunicazioni.
La Polizia di Stato ha un suo canale su YouTube dal 7 febbraio del 2007 e, in occasione della presentazione del progetto, ha caricato un video per spiegare i pericoli connessi ad un utilizzo troppo disinvolto dello strumento di condivisione di file audio/video.
Nello spot viene spiegato come sia già possibile, con piccoli accorgimenti, rendere privati i propri video di YouTube, specialmente quelli che riguardano i minori, in maniera tale da permettere la visione solamente ai propri familiari o alle persone fidate.
«La polizia di Stato opera da anni rivolgendosi ai ragazzi affinchè non incappino nei rischi della rete», ha detto il direttore Masciopinto presentando ai partner il progetto. «Abbiamo chiamato l’intera operazione con il nome “Non perdere la Bussola” proprio perchè la bussola è lo strumento che ha il fine di orientare. E, purtroppo, i giovani spesso perdono il senso della giusta direzione quando navigano sul web. Con questo progetto intendiamo segnalare ai ragazzi come evitare ciò che è illecito nel web».
Per Marco Pancini di Google, «Internet non è molto diverso dalla vita di tutti i giorni: anche on line il cittadino deve rispettare dei doveri. You Tube intende contribuire attivamente nella cultura dei giovani che si perdono nei meandri della rete. Qualsiasi scuola potrà aderire a questo progetto che ha lo scopo di mantenere pulito il mondo del web e sensibilizzare gli adolescenti a denunciare contenuti video illeciti e far capire l’importanza della privacy».
Rossella Schietroma ha invece sottolineato come la rete sia diventata ormai la nostra «società liquida» in cui il fattore tempo ha rivoluzionato anche il fattore spazio. «Il ministero della pubblica Isruzione – ha aggiunto – sta portando sempre di più nelle scuole il mondo dell’informatica per essere più vicini al linguaggio dei ragazzi».
Antonio Apruzzese ha poi concluso l’incontro affermando che «Il progetto “Non perdiamo la bussola” è un validissimo strumento di crescita culturale perchè conferisce ai giovani responsabilità e conoscenza dei rischi e pericoli del web».