Da oggi parte la sperimentazione del progetto Reti Amiche tra notai e Comuni in 25 realtà del Veneto. E’ il primo risutato concreto del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 22 dicembre a Palazzo Vidoni con l’obiettivo di fornire ai cittadini un servizio sperimentale di visura on line dei dati anagrafici e di stati civile fruibile direttamente attraverso lo studio notarile.
La sperimentazione è operativa da oggi in 25 Comuni in provincia di Padova (Borgoricco, Maserà di Padova, Saccolongo, Saonara), di Verona (Bovolone, Castel d?Azzano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Minerbe, Negrar, Oppiano, Povegliano Veronese, Salizzole, Soave, Sona, Terrazzo, Trevenzuolo), di Vicenza (Brendola, Camisano Vicentino, Castelgomberto, Dueville, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Torri di Quartesolo) e di Venezia (Mirano).
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Chigi, dal ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e dal presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Paolo Piccoli. Erano presenti all’incontro con la stampa anche 14 sindaci veneti e i rappresentanti di 17 amministrazioni. «E’ un mirabile prototipo», ha esordito il ministro spronando i presenti a «lavorare insieme per far sì che il prototipo possa moltiplicarsi e possa essere esteso dai 100mila abitanti (che risiedono nei 25 comuni del padovano) a 60 milioni di cittadini-clienti».
Tutti i notai italiani, collegati tra loro e con la PA attraverso la rete informatica del notariato, possono, attraverso questo servizio, acquisire e verificare online (in tempo reale) le informazioni di stato civile e anagrafiche necessarie per l’espletamento della loro attività richieste dai cittadini residenti o originari dei comuni aderenti all?iniziativa.
L’obiettivo del progetto è quello di ridurre i costi di distribuzione dei servizi e delle informazioni delle PA ed evitare inutili code agli sportelli ai cittadini. Il ministro ha spiegato che si potranno richiedere anche alcune informazioni su immobili come visure catastali e ipotecarie, ma che al momento non esiste ancora un sistema integrato di catasti e anagrafi.
I Comuni che hanno interesse a partecipare alla sperimentazione, possono fare richiesta al ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione. Attualmente sono in corso i lavori per estenderla anche nei Comuni di Forlì, Roma, Brescia e Prato.