Il 18 Febbraio scorso, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Mario Bondi, hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un programma di interventi volto a sviluppare innovazione digitale nel settore del patrimonio culturale italiano. Per la realizzazione dell’intesa, il Governo attingerà alle risorse del Ministero della Pubblica Amministrazione per un ammontare di 4,6 milioni di euro, mentre altri 4 milioni saranno stanziati dal Ministero dei Beni Culturali. Tale accordo, dalla durata triennale, si inserisce nell’alveo dei provvedimenti di attuazione del Piano industriale per l’innovazione, elaborato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione. Detto Piano prevede l’instaurazione di rapporti di collaborazione ed interscambio con amministrazioni centrali, regioni e comuni capoluogo, nella forma di intese ed accordi con le singole amministrazioni.
L’accordo con il Ministro Bondi è stato preceduto, infatti, da una serie di altri protocolli d’intesa firmati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione con altri Ministeri della Repubblica, quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (intesa sottoscritta il 30 ottobre 2008), il Ministero della Giustizia (intesa del 26 novembre 2008), il Ministero degli Affari Esteri (intesa del 19 dicembre 2008), ma anche con altre amministrazioni centrali (Sottosegretario di Stato con delega al Turismo, intesa del il 15 gennaio 2009), e regionali (Regione Lombardia, Regione Campania, Regione Veneto e Regione Toscana, con accordi siglati rispettivamente il 10 novembre, 19 novembre, 17 dicembre e 18 dicembre 2008).
L’accordo tra Bondi e Brunetta, inoltre, costituisce l’attuazione del Piano E-Government 2012, elaborato dal Presidente del Consiglio, d’intesa con lo stesso Ministro Brunetta e presentato lo scorso 21 dicembre: coerentemente con le direttive emanate in sede Comunitaria, tale Piano ha previsto la realizzazione di 80 progetti strategici nel campo dell’innovazione digitale, che mirano a ridurre il divario tra l’Italia e gli altri paesi industrializzati nell’utilizzo della telematica e delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione, per aumentare la competitività del Paese in campo internazionale.