Gianfranco Fini prosegue sulla scia delle iniziative finora promosse in tema di trasparenza. Dopo la sfida lanciata attraverso il canale Youtube della Camera dei deputati, ora è la volta di inaugurare il nuovo sistema di voto elettronico.
A provare in anteprima il nuovo meccanismo, saranno i giornalisti iscritti all’associazione stampa parlamentare. Ogni testata potrà eleggere due suoi rappresentanti per prendere parte alle votazioni sperimentali che si terranno domani alle 12.
Tra poco il lavoro dei pianisti, cioè i parlamentari che esprimevano oltre il loro voto anche quello dei colleghi assenti, farà parte del passato. Dal prossimo 9 marzo la Camera inizierà ad utilizzare il nuovo metodo che prevede il rilascio di una tessera elettronica dotata di memoria con i dettagli sulla propria identità e la raccolta delle impronte digitali dei deputati.
Il progetto messo a punto dal collegio dei Questori e dal settore informatica della Camera, dopo la sollecitazione del presidente Gianfranco Fini prevede che d’ora in poi il deputato, prima di votare dovrà introdurre il tesserino nella sua postazione, come avviene già adesso, ma questo non sarà sufficiente per attivare il sistema elettronico di voto. A quel punto dovrà infatti passare il polpastrello su una placca e se attraverso il microchip il tesserino riconoscerà le minuzie sarà possibile spingere il pulsante ed esprimere il voto. Nessuna possibilità quindi di spingerlo al posto di altri in quel momento assenti, come fanno appunto adesso i cosiddetti pianisti.
Mercoledì, insieme ai giornalisti collaudatori sarà presente in Aula lo stesso Fini, il quale risponderà alle domande relative al nuovo meccanismo di voto. Tutti i giornalisti iscritti all’Associazione Stampa Parlamentare avranno libero accesso all’Aula, mentre solo a due giornalisti per testata sarà consentito prendere parte alle votazioni sperimentali. I telecineoperatori, uno per testata televisiva, dovranno richiedere l’accredito entro questa sera alle 19, secondo la procedura ordinaria, per poter entrare nell’Aula di Montecitorio. Per i giornalisti non iscritti all’Associazione Stampa Parlamentare, l’accesso in Aula sarà subordinato alla disponibilità dei posti.