Contenimento della spesa e zainetti meno pesanti, è questa la nuova ricetta del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per venire incontro alle esigenze delle famiglie e degli studenti. In primo luogo, le scelte operate dagli insegnanti sui libri di testo non potranno essere cambiate per almeno cinque anni nella scuola primaria e sei in quella secondaria. Inoltre sarà possibile, d’ora in avanti, scaricare i testi in formato elettronico da Internet.
Gli editori, se necessario, potranno comunque integrare i libri con appendici di aggiornamento in relazione alle modifiche dei programmi di insegnamento. Per quanto riguarda la definizione di “testo elettronico”, occorrerà aspettare un decreto, che dal ministero assicurano essere di prossima emanazione, dove saranno definite le caratteristiche tecniche e tecnologiche degli “e-book”.
Per limitare al massimo la spesa a carico delle famiglie le scuole potranno continuare a ricorrere al comodato d’uso gratuito e al noleggio dei testi scolastici. Le adozioni dei testi, che saranno soggette al rispetto dei tetti massimi di spesa imposti dal ministero, dovranno essere rese pubbliche entro il 15 aprile 2009 per le classi di scuola secondaria di I grado (scuole medie) ed entro la fine di maggio 2009 per tutte le classi di scuola primaria (scuola elementare) e secondaria di II grado (scuola superiore). Rimarranno gratuiti i libri della scuola primaria, forniti tramite consegna di cedole librarie.
In realtà, l’idea dei testi scaricabili da Internet non è affatto nuova. Il Codacons, più di un anno fa, era andato anche oltre lanciando ben due iniziative contro il caro-libri. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione in difesa dei consumatori, aveva previsto uno spazio sul sito del Codacons dove poter effettuare una raccolta digitale di tutti i testi scolastici in uso negli istituti italiani.
C’era poi la campagna dei “libri gratis“, una sorta di book-sharing dedicato ai testi scolastici attraverso cui studenti e cittadini potevano mettersi in contatto per gli scambi. Rienzi aveva previsto una sezione online apposita per facilitare la condivisione. Chissà se la Gelmini, nel rilanciare il libro elettronico, non abbia tratto ispirazione proprio dalle iniziative del Codacons.