Nonostante il processo di modernizzazione al quale si è votata la PA italiana, l’e-democracy sembra ancora una meta lontana da raggiungere. Questa è l’analisi che emerge da un’indagine condotta da Forum PA grazie a un questionario online inviato agli iscritti della community.
A partire da questa indagine prenderà le mosse la nuova iniziativa PanelPA ed ogni mese verrà coinvolta la community di Forum PA in una nuova analisi. Per quanto riguarda l’e-democracy sono giunte in tutto 4.362 risposte ai diversi quesiti.
Ad essere sentite come necessarie, e non ancora attuate, sono le caratteristiche di un primo livello di comunicazione tra PA online e cittadini, ancora prima degli aspetti dedicati all’interattività e alla partecipazione: ben il 54% degli intervistati, infatti, indica tra gli aspetti più importanti l?accesso completo da parte dei cittadini a tutte le informazioni, insieme ad una maggiore trasparenza dei processi decisionali.
Per il 20% degli intervistati è anche importante che siano avviate nuove forme di collaborazione tra le amministrazioni locali e i cittadini, anche di fronte a un buon 17,7% di cittadini che desidera partecipare alle decisioni riguardanti il proprio territorio.
In generale, sembra trasparire una visione negativa delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie rispetto alla PA, e questo soprattutto perché gran parte degli intervistati considera determinante la scarsa fiducia da parte di cittadini su quanto vengano effettivamente considerate le loro opinioni (37%). Il 27% degli intervistati indica inoltre lo scarso interesse per la partecipazione dei cittadini da parte degli amministratori come fattore importante per l’imperfetta riuscita dell’e-democracy in Italia.
Le prospettive future, da rileggere in una chiave positiva, secondo i membri della community dipendono dagli enti locali, visto che per il 67% degli intervistati sono le istituzioni più prossime ai cittadini quelle che dovrebbero puntare su iniziative di e-government.