Oggi, nella sala stampa della Camera dei deputati, è stato presentato un software, denominato Virtual Parent che consente ai genitori di monitorare l’attività svolta dai propri ragazzi sul computer.
Un efficace strumento di controllo e di prevenzione a tutela della privacy e dell’incolumità per tutti i minorenni che utilizzano Internet. Il progetto è stato coordinato da Gianluigi Me, docente di Sicurezza dei Sistemi Informatici all’Università di Tor Vergata.
«Ormai la quasi totalità dei ragazzi italiani fra i 13 e i 17 anni, circa il 95 per cento, usa Internet. Di essi, il 73 per cento è entrato, almeno una volta, in una community, ha utilizzato programmi di instant messaging o si è iscritto ad un social network. I nostri teenager sembrano avere la tendenza a rivelare molti dettagli personali: nei profili il 74 per cento dichiara di riportare il vero nome, il 61 per cento posta proprie foto, il 57 per cento dà l’indirizzo e-mail, il 48 per cento il cognome, il 18 per cento il nome della scuola», lo ha dichiarato l’On. Gabriella Carlucci, vicepresidente della commissione bicamerale per l’Infanzia a conclusione dell’indagine conoscitiva sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione svolta dalla commissione Infanzia.
«Alla domanda se sia possibile risalire a chi sei veramente? Il 63 per cento dei ragazzi – ha proseguito – risponde di sì. Questa scarsa tutela della privacy da parte dei minori è davvero preoccupante. La diffusione superficiale dei dati personali espone i ragazzi a gravissimi pericoli. L’uso improprio dei nuovi mezzi tecnologici può renderli identificabili da adulti potenziali abusanti o da coetanei che vogliano esercitare una qualche forma di bullismo».
«La commissione Infanzia – conclude la Carlucci – ha condotto un’indagine conoscitiva per evidenziare i punti critici, i rischi reali e le possibili soluzioni ad un problema che si fa sempre più esteso e complesso.
Grazie al nuovo software messo a punto dagli esperti coinvolti nel progetto Virtual Parental Control, si potrà sperimentare un nuovo sistema di controllo della navigazione dei bambini da parte dei genitori che non sia troppo invasivo, ma al tempo stesso non lasci nulla al caso.