Obama e le Presidenziali USA: il ruolo chiave del Web

di Lorenzo Gennari

5 Novembre 2008 15:00

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Come si sono informati gli elettori sui programmi e sulle attività dei rispettivi candidati alle elezioni americane? Le statistiche sono chiare: tutto è avvenuto attraverso il Web

Negli ultimi giorni praticamente non si è fatto altro. Ben 87 risultati sui top 100 delle ricerche su Google hanno riguardato, nei dieci giorni precedenti al voto, le elezioni presidenziali americane.

Il maggior interesse della popolazione statunitense verso il candidato democratico poteva esser letta, a poche ore dall’elezione ufficiale, attraverso le 17 parole chiave contenenti “Obama” contro le sole 2 occorrenze della parola “McCain“.

Nella speciale classifica elaborata da Google (disponibile sono per gli Stati Uniti all’indirizzo: www.google.com/trends/hottrends) vengono chiamati in causa, oltre a Barack Obama e John Mc Cain, anche Sarah Palin, Joe Biden, ma anche personaggi della TV come Tina Fey che ha fatto della campagna elettorale Usa un evento televisivo.

L’attenzione verso le presidenziali americane da parte dell’informazione digitale, è stato alto anche qui in Italia, tanto è vero che, grazie all’aggregatore di WebTV on line Coolstreaming, era possibile seguire l’election day in streaming guardando più canali contemporaneamente.

Anche i principali colossi media hanno avuto un traffico da record sui loro siti Internet, ma il nuovo intreccio tra televisione e Internet è stato confermato venerdì scorso da un monitoraggio Nielsen Media che ha prodotto uno studio secondo il quale navigare nel web e guardare la tv vanno di pari passo. In particolare sembra che il 30% dell’attività online a casa si svolga mentre gli utenti guardano la tv.

Obama ha sicuramente sfruttato nel modo migliore gli strumenti di Internet, ma forse c’era anche da aspettarselo, considerando che il consulente del candidato per le politiche inerenti la tecnologia e l?energia era nient’altro che Eric Schmidt, direttore esecutivo di Google, il motore di ricerca globale per antonomasia.