Si è svolto a Roma, nella bellissima Villa Miani, l’incontro dal titolo emblematico “e-Government, e-Democracy”, organizzato dalla Siav, società di sviluppo software e di servizi informatici, in collaborazione con Poste Italiane, Accenture e Forum PA.
Durante l’incontro, nato dalla necessità di fare il punto sulla situazione degli strumenti innovativi applicabili alla PA, sono state messe in evidenza, tra l’altro, le normative complete e le tecnologie per la dematerializzazione dei documenti. Infatti, la normativa per eliminare il cartaceo nella PA a favore del digitale già esiste e, nonostante siano a tutti evidenti i vantaggi di questo cambiamento, in Italia i fogli di carta continuano a essere padroni incontrastati delle scrivanie della pubblica amministrazione.
Questo problema è stato quindi affrontato nel suo intervento da Alfieri Voltan, presidente di Siav che ha affermato: «I manager della Pubblica Amministrazione devono essere incoraggiati ad avere comportamenti più imprenditoriali, devono avere il coraggio di rischiare, supportati anche da istituzioni come il Cnipa, che li aiutino con pareri autorevoli a prendere decisioni anche dove le normative non sono assolutamente garantiste. Le norme fondamentali ormai ci sono e gli interventi del ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta hanno sollevato una serie di problematiche che spingono verso l?innovazione, il cambiamento, la ricerca dell’eccellenza. Si tratta ora di trovare le strade per accompagnare i manager verso questo atteggiamento imprenditoriale, anche se un’attuazione reale e completa della digitalizzazione documentale sarà ancora molto lunga. Per contro, il salto di efficienza e trasparenza della PA diventa epocale».
Fabio Pistella, presidente del Cnipa, si è inserito nel discorso, sottolineando la necessità di portare avanti un impegno stabile e condiviso in questa direzione e specificando che: «In Italia ci sono numerosi casi di eccellenza che devono diventare da traino per l’innovazione in questo settore».
Roberto Benzi, consulente esperto del dipartimento Innovazione e Tecnologie del ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione ha concluso dicendo: «Il quadro normativo è più che sufficiente e la tecnologia è disponibile. Manca ancora un’ottica unitaria che abbia come finalità l’attuazione reale della digitalizzazione nella pubblica amministrazione. La lenta macchina della PA si è già messa in moto in questa direzione, ma è necessario introdurre un nuovo concetto di gestione del rischio e, soprattutto, investire in formazione e innovazione per tutti i dipendenti del settore pubblico».
Hanno partecipato al convegno anche Massimo Civitelli, direttore servizio informatica, comunicazioni e cifra del ministero degli Affari esteri, Poste Italiane, Forum PA, Comune di Milano e Accenture.