Il progetto NETC@RDS
Promosso nell’ambito del programma e-Ten della UE (prevede finanziamenti per la diffusione di servizi elettronici negli Stati europei), anch’esso mira alla mobilità sanitaria attraverso l’utilizzo di applicazioni elettroniche condivise nei vari Stati. Il sistema risulta particolarmente utile e di notevole valore sociale in ambito turistico, per studenti, lavoratori e più in generale per i cittadini che si trovano temporaneamente in uno Stato membro dell’UE diverso da quello di residenza, e consente una trasparenza amministrativa e rendicontativa, con riconoscimento sicuro dei pazienti comunitari e la trasmissione dei dati alle autorità nazionali. Si basa sulla diffusione di cards (Carta Europea), migliorandone la loro trasferibilità e ampliandone l’uso, con l’intento di sostituire il modello E111 che si utilizza quando un cittadino si trova temporaneamente all’estero.
Al progetto (durata 36 mesi) aderiscono 15 paesi europei e come centri operativi vengono utilizzati ospedali, aziende ospedaliere o unità socio-sanitarie per un totale di circa 500 strutture. Il modello tecnico-organizzativo prevede una work-station interoperabile che legge le varie cards o in alternativa scarica i dati dai vari portali nazionali e li invia ad una rete sicura. Per l’Italia oltre alla Lombardia vi partecipa pure il Veneto. Attualmente la sperimentazione viene proposta all’Ospedale Niguarda, all’Ospedale Sacco, a Vimercate, alla Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia e all’IRCCS San Matteo, oltre alle aziende ospedaliere di Lecco e Desenzano del Garda che erano già state inserite ad inizio progetto. Come obiettivo finale la Regione intende entro il 2009 estenderlo a circa 100 punti per la sua erogazione, onde avere un’ottima base di dati per monitorare l’efficacia del servizio.
Il progetto TELEMACO
Solitamente si parla di come evitare il “Digital divide” nelle aree ove la convenienza di installare servizi a banda larga è problematica. In questa iniziativa invece tali aree si propongono come luogo di sperimentazione di avanguardia, utilizzando la telemedicina come risposta ai disagi infrastrutturali e viari. Inoltre, il mantenimento della popolazione nel territorio oltre ad avere effetti ambientali (minor inquinamento, maggior cura dell’habitat, ecc..) dà anche un valore di consolidamento dell’identità e indirettamente crea un volano di attrattività turistica. Consapevole di questa realtà territoriale, la Regione, con il progetto, ha inteso utilizzare la telemedicina come un complemento ai bisogni di intervento medico che possono avere gli anziani, i malati cronici, residenti nei piccoli comuni montani.
L’iniziativa è inserita nel contesto della Legge Regionale che prevede misure a sostegno dei piccoli comuni della Lombardia. È stato ultimato il primo biennio, aprile 2006-2008 (prorogato fino a luglio 2008) che ha ottenuto il cofinanziamento del Ministero della Salute e del DIT. Con la prosecuzione del secondo biennio (2008-2010), le risorse finanziarie saranno a carico della sola Regione.
I servizi erogati
D’intesa con la Regione sono stati attivati n. 4 tipologie di servizio:
Telesorveglianza domiciliare
Il servizio è erogato nei distretti sanitari dell’Alta Valle Seriana e Val di Scalve, Oltrepò Pavese, Bormio, Vallecamonica, Arcisate, Cittiglio e Luino. Chi è affetto da bronco pneumopatia cronica ostruttiva o da scompenso cardiaco anch’esso cronico, viene assistito restando a casa. Le informazioni a carattere sanitario fluiscono fra i medici dell’ospedale e il paziente tramite l’uso del telefono e i dati relativi a parametri clinici molto importanti per un’efficace e tempestiva prevenzione di ricadute (ossigeno nel sangue, elettrocardiogramma) sono monitorati attraverso semplici strumenti dotati di specifico software. Il servizio è funzionante 24 h/24h.