È stato pubblicato il bando relativo al PII progetto di innovazione industriale per le nuove tecnologie nel Made in Italy.
Obiettivo del progetto è incrementare la competitività delle piccole e medie imprese che fanno parte delle filiere produttive del Made in Italy, ed in particolare i sistemi moda, casa, alimentare e della meccanica, oltre ad aumentare la loro capacità di presidio stabile dei mercati internazionali di riferimento.
La misura investe 190 milioni di euro per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di nuove tipologie di prodotti o servizi, con elevato contenuto di innovazione tecnologica; dalle tecnologie dei nuovi materiali, le nanotecnologie, biotecnologie, meccatronica, alle tecnologie abilitanti nell’ambito dell’informatica, dell’organizzazione, della logistica e della distribuzione.
I documenti che rientrano nel terzo bando del Piano Industria 2015, progetto di attuazione dell’azione strategica di Innovazione Industriale varato dal Governo nel 2006 sono consultabili online. Prossimamente sarà operativo e verranno pubblicati
in Gazzetta Ufficiale i termini per presentare domanda.
Il testo del bando, firmato dal ministro Scajola, si scarica dal sito del
ministero dello Sviluppo economico insieme ad una serie di allegati incluse le linee guida per l’elaborazione dei progetti di innovazione industriale, e si aggiungono ai bandi su "efficienza energetica" e "Mobilità Sostenibile".
Destinatari dei finanziamenti tutti i tipi di imprese con preferenza per le
Pmi del tessile, dell’arredamento, agroalimentare e meccanica per la parte di progetto che si rivolge al ramo filiera; mentre le aziende informatiche, della logistica e delle tecnologie per i nuovi materiali saranno
finanziate per il ramo del bando che riguarda le soluzioni tecnologiche.
Promuovere l’aggregazione delle imprese più piccole che hanno interesse a realizzare forme di collaborazione ma che trovano difficoltà a realizzare programmi di importo elevato è l’obiettivo del piano.
Il valore massimo del contributo ottenibile non potrà superare i 10 milioni di euro.