Ecrn: lo stato civile digitale europeo

di Lorenzo Gennari

20 Giugno 2008 15:30

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Ridurre i tempi della burocrazia, questo l'obiettivo del progetto Ecrn, lo stato civile digitale europeo. Presto anche una vera e propria "anagrafe europea" digitale

Gli uffici Anagrafe e Stato Civile potranno a breve avvalersi di una piattaforma dedicata per lo scambio sicuro e certificato degli atti prodotti. Grazie all’eGovernment, diventeranno più digitali e transnazionali e potranno ridurre i tempi di gestione delle proprie pratiche e di quelle relative ai cittadini.

L’avvio della trasformazione è stato reso possibile grazie all’adesione del Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione) al Consortium Agreement del “Progetto Ecrn” (European civil registry network) che, con investimenti per circa 3,5 milioni di eruo e l’aggiudicazione di un finanziamento dell’Unione europea, realizzerà in tre anni sia la piattaforma dedicata che i siti pilota.

La semplificazione avverrà attraverso l’integrazione dei database degli uffici di stato civile dei Paesi comunitari e attraverso un canale preferenziale di scambio sicuro e certificato degli atti prodotti.

L’annuncio è stato dato in occasione del secondo DI-GIDAL-Forum internazionale sull’identificazione digitale, in corso a Castel San Pietro Terme (Bologna). Al “Progetto Ecrn” hanno aderito undici organismi tra enti pubblici, comuni e istituzioni di sei Paesi: l’Italia, il Belgio, la Germania, l’Olanda la Slovenia e la Romania.

«L’avvio di questo progetto sovrannazionale conferma l’esigenza di porre in modo deciso il cittadino al centro del processo di eGoverment e, contestualmente, che ciò avvenga secondo una strategia che deve essere di respiro europeo», ha detto il prof. Pistella, il quale ha poi spiegato che, «grazie alle nuove tecnologie ICT, non soltanto si passerà da un tempo medio di 3 mesi a pochi giorni per il completamento dei procedimenti burocratici transnazionali relativi ai fatti salienti della vita dei cittadini, come la nascita di un figlio, il matrimonio, il divorzio, il cambio di nazionalità in uno Stato dell’UE, che così verranno registrati in modo telematico negli uffici comunali dello Stato di appartenenza, ma si getteranno pure le basi per la realizzazione di una vera e propria “anagrafe europea”».

Il “Progetto Ecrn” coinvolgerà nella fase sperimentale quattro siti pilota: Bologna, Brema/Bremerhaven (Germania), Ghent (Belgio) e Rotterdam (Olanda).