Portali Web per l’integrazione dei cittadini stranieri

di Noemi Ricci

2 Luglio 2008 09:00

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La Pubblica Amministrazione si sta attivando per semplificare le procedure burocratiche relative all'integrazione dei cittadini di nazionalità estera

L’Osservatorio Immigrazione si qualifica, invece, come un utile strumento con cui la Regione effettua un monitoraggio costante dei flussi migratori e di integrazione, analizzando e diffondendo i dati raccolti. Questo anche grazie al raccordo scientifico e gestionale con l’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro e con gli altri Osservatori regionali interessati sotto diversi profili al fenomeno immigratorio, il funzionamento e l’alimentazione costante delle banche dati, il monitoraggio delle dinamiche immigratorie, l’approfondimento di aspetti tematici quali le dinamiche demografiche e occupazionali, la condizione abitativa, l’inserimento socio-scolastico dei minori, l’istruzione e la formazione. L’Osservatorio Immigrazione mette quindi a disposizione, attraverso il sito, una vasta reportistica, periodicamente aggiornata, garantendone l’agevole consultazione e la vasta fruibilità. Oltre alle statistiche, l’Osservatorio Immigrazione, mediante l’attività dell’Area Legale, permette di essere sempre aggiornati sull’articolata normativa specialistica fornendo il supporto necessario per la loro comprensione e la corretta applicazione.

Relativamente alla Rete Informativa Immigrazione della Regione del Veneto, l’assessore regionale De Bona ha sottolineato quanto è stato fatto già in passato nel campo delle politiche per l’integrazione ricordando che nel 2006 il CNEL ha collocato il Veneto al primo posto in Italia. Per il 2007 la graduatoria non è ancora ufficiale, ma sembrerebbe che il Veneto risulti al secondo posto, dopo la Provincia di Trento. L’assessore ha descritto il portale come uno strumento molto utile, in rete con le altre realtà che si occupano di immigrazione, come gli uffici per l’impiego provinciali. Per la sua realizzazione sono stati spesi 250 mila euro per il sito Web e altri 250 mila euro per gli sportelli (metà delle risorse investite in due anni per il precedente portale).

La Regione, ha annunciato De Bona, ha intenzione di fare ancora molto per i cittadini stranieri, realizzando alloggi in social housing, case a prezzo calmierato da riservare anche agli immigrati ovviamente regolari. Una delle opportunità offerte dalla legge Bossi-Fini, che prevede l’ingresso di lavoratori extracomunitari attraverso la chiamata dei datori di lavoro italiani, è di andare nei vari Paesi da cui provengono queste persone a insegnare direttamente in loco la lingua italiana creando una sorta di Università veneta che certifichi la conoscenza dell’italiano da parte dei cittadini stranieri.

Dunque, la riorganizzazione della Rete Informativa Immigrazione della Regione del Veneto, avviata circa quattro anni fa è uno dei punti qualificanti del Piano triennale per l’immigrazione 2007-2009 di iniziative ed interventi nel settore dell’immigrazione e rappresenta un modello anche per le altre Regioni, insieme al “patto di accoglienza” che il Veneto si appresta a sperimentare.