In Italia, lo scenario globale dei servizi di e-government della Pubblica Amministrazione Locale si presenta estremamente variegato per efficienza, efficacia e valore pubblico, inteso come livello di soddisfazione delle esigenze delle comunità di riferimento. Il valore pubblico generato da una Amministrazione sarà quindi più o meno ampio a seconda del livello qualitativo e quantitativo dei bisogni soddisfatti.
Ogni anno Rur (associazione promossa dal Censis per elaborare e sostenere proposte innovative sul territorio nazionale) in collaborazione con il Censis e per conto del Ministero per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione, realizza l’indagine “Le Città Digitali in Italia” per valutare i siti web della Pubblica Amministrazione Locale.
La ricerca è molto utile in quanto offre ogni anno la possibilità di conoscere lo stato dell’arte dell’e-government in Italia e di conseguenza quanto sia più o meno tecnologicamente avanzata l’amministrazione pubblica del nostro paese a livello territoriale. Dalla nona edizione del Rapporto è emersa una maggiore disponibilità di prestazioni telematiche e una migliore integrazione tra esse rispetto ad alcuni anni fa.
Sono stati circa 500 i siti istituzionali analizzati: l’universo d’indagine è rappresentato dalle 20 regioni, le 102 province, i 103 comuni capoluogo di provincia, i 92 comuni non capoluogo con più di 40.000 abitanti e un campione statistico dei comuni italiani con numero di abitanti tra 5.000 e 40.000.
Il metodo di indagine adottato è ARPA-L (Analisi delle Reti della Pubblica Amministrazione Locale) e comprende oltre 120 indicatori che concorrono a strutturare i sei indici settoriali ritenuti fondamentali in ambito istituzionale:
- contenuti istituzionali e trasparenza amministrativa: indice riferito alla capacità dei siti Web di presentarsi come un efficace strumento di rappresentanza istituzionale e trasparenza amministrativa;
- qualità e interattività dei servizi: indice connesso alla disponibilità sui siti analizzati di informazioni e di procedure transattive riguardanti i servizi online;
- accessibilità e usabilità: indice che valuta l’accessibilità e cioè la possibilità di accesso al sito web da parte di tutti, indipendentemente dalle disabilità fisiche, culturali, economiche o sociali e l’usabilità intesa come facilità di navigazione del sito web ed alta reperibilità delle informazioni in esso contenute;
- cooperazione, relazionalità e communities: indice relativo alla relazionalità che il sito istituzionale esprime con i diversi soggetti della comunità locale;
- marketing territoriale: indice che prende in considerazione la presenza di contenuti riferiti all’offerta turistica e alle possibilità di investimento sul territorio;
- professionalizzazione dei dispositivi tecnologici: analisi della qualità tecnologica dei siti web (tempo di caricamento dell’home page, “peso” delle immagini presenti in essa, ad esempio).