Nell’attuale contesto culturale lo sviluppo locale viene approcciato con metodologia “Bottom-up”, cioè attraverso una ricca e variegata articolazione di processi concertativi e partecipativi partendo dagli attori locali (es. la costruzione dei distretti rurali in Toscana istituiti con legge regionale nel 2004, la metodologia “Leader” oggi non più sperimentale ma assunta a modalità di coordinamento di azioni integrate legate al territorio, nuovo FEASR 2007-13). Con riferimento a tali contesti organizzativi la pianificazione strategica crea un percorso per far sì che una comunità costruisca una sua “vissuta” identità e l’attui poi con i relativi programmi e gli indispensabili strumenti di verifica. Il comune di Pesaro con il progetto E-DEMPS “E-democracy con il Piano Strategico”, avviato nel Gennaio 2006 con una durata di 24 mesi, cofinanziato dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica attraverso il bando “e-democracy”, ha coordinato, in qualità di capofila (responsabile la dottoressa Fiorenza Martufi, project manager dott. Piero Luisi) una nutrita e qualificata aggregazione di Enti locali (20 città italiane), i cui risultati finali delle varie sperimentazioni e metodologie attuate, sono stati illustrati il 29 Febbraio scorso a Pesaro nei locali della Provincia, con un convegno dal titolo “Il futuro delle città tra tecnologia e partecipazione”.
Al convegno, a cui hanno partecipato le varie autorità locali (il Sindaco dott. Luca Ceriscioli, l’Assessore alla Pianificazione Strategica dott.ssa Gloriana Gambini) e i relatori dott. Giorgio Pagano (ANCI_ ReCS Rete delle Città Strategiche) e il prof. Bruno Dente (Politecnico di Milano, responsabile Scientifico del progetto “e-demps”), sono stati illustrati sia gli strumenti realizzati (es. piattaforma integrata: il datawarehouse?) per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alle iniziative locali (comuni di Firenze, La Spezia, Reggio Calabria, Copparo, oltre a Pesaro) di cui si illustrerà brevemente in seguito. A supporto dello sviluppo tecnico-scientifico del progetto oltre al Politecnico di Milano ha partecipato il Cefriel ICT, centro di eccellenza per l’innovazione tecnologica anche nel settore pubblico.
L’obiettivo del progetto è di grande attualità in quanto rappresenta il punto di incontro fra amministratori che vogliono sviluppare un confronto dinamico, partecipato con varie categorie della popolazione, sempre più difficile a classificarla in denominazioni ufficiali (associazioni, gruppi, movimenti, ecc..) ma presente e viva nel contesto locale a volte neanche riconosciuta in quanto non istituzionalizzata.
In tale dinamico contesto sociale l’ICT rappresenta una modalità, certamente parziale, ma sempre più applicabile per un’informazione partecipata, condivisa, aggiornata e aggiornabile.
Tre sono i cardini su cui si è innescata l’iniziativa: l’Innovazione, la Pianificazione strategica e la Partecipazione.
1.L’innovazione. Il valore degli strumenti dell’ICT nella partecipazione/comunicazione si sostanzia nel: essere interattivi; non avere spazi temporali; dare potere ai cittadini e superare le gerarchie.
2.La Pianificazione strategica. Come già detto la Pianificazione viene posta come mission da perseguire, adattandola allo sviluppo sostenibile e condiviso. In tale percorso essa crea un’azione di rete e di sviluppo strategico, obiettivi che con il concorso della comunità vengono ridefiniti e adattati all’evoluzione dello scenario socio-economico locale.