Nel corso di un incontro al Telecom Future Centre di Venezia, il vice-sindaco della città dei calli e dei canali, Michele Vianello, ha lanciato la sua sfida "Amministrare 2.0": applicare alla Pubblica Amministrazione le potenzialità del Web 2.0.
Vianello ha fissato gli obiettivi di questa svolta che punta su un nuovo
approccio mentale da parte del dipendente pubblico.
Ed è proprio dal dipendente pubblico che si deve partire per innovare la PA al suo interno, «senza aspettare una legge che la riformi
dall’alto»; se nella vita privata si posseggono cellulari di ultima generazione, si interagisce su web, si usa il VoIP, si chatta, allora il pubblico dipendente può trasferire al lavoro le competenze informatiche e tecniche di cui quotidianamente si avvale nel privato.
L’obiettivo del vice sindaco di Venezia è che la Pubblica Amministrazione
diventi una rete sociale fatta di partecipazione attiva e dinamismo interattivo.
Piattaforma ideale di questa "rivoluzione" – spiegano in un comunicato – è l’open
source, che consente l’utilizzo in rete di software e la condivisione del dato in un formato libero da schemi proprietari.
Tra le innovazioni proposte: "Fixami", una piattaforma aperta per segnalare on-line la necessità di interventi manutentivi; voip e chat, per mettere in comunicazione il libero professionista con i tecnici dello Sportello unico; un software che visualizza entrate e uscite del bilancio comunale, per la massima trasparenza gestionale; e per disincentivare attività illecite: videocamere che monitorano aree urbane critiche e proiettano le immagini su megaschermi.
E persino la classica "timbratura del cartellino" può essere sostituita con l’utilizzo di una smart card inserita nel pc usato per lavorare a distanza. Il tele-lavoro, se più diffuso, potrebbe contribuire a risolvere problemi quali la carenza di spazi lavorativi, l’inquinamento atmosferico causato dallo
spostamento dei pendolari su quattro ruote, ed il traffico.
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video del Convegno.