Diversi articoli su PA.net hanno cercato di connotare le differenti componenti dell’eGov sia dal versante amministrativo che da quello tecnologico. Mi sono chiesto se fosse possibile definire con una formula l’eGov sulla base del criterio “CITIZENS-CENTRIC”, vale a dire partendo dal presupposto della PA al servizio del cittadino.
Uno studio condotto da Dinesh Chandra Misra mi ha consentito di giungere alla proposizione che mi accingo a presentare.
Come Misra propone, sono quattro i pilastri dell’eGovernment:
- Governance (G)
- Information Communication Technology (ICT)
- Re-engineering, ossia riprogettazione in termini di efficienza delle procedure amministrative (R)
- E-citizen (EC)
La formula semplicistica che è considerata la “vulgata” più diffusa consiste in una sommatoria:
eGov = G + ICT
Intendendo le ICT sia come gestione informatizzata offline che online e inserendo nella Governance le riforme amministrative che cercano di rispondere ai bisogni espressi dai cittadini della società della conoscenza. Questa formula, per quanto primitiva, ci consente comunque di affermare che, senza un approccio “Citizen-centric” le politiche dell’amministrazione digitale rischiano di ridursi a tentativi di soluzione del problema dell’obsolescenza tecnologica nella PA.
Ma in cosa consiste un approccio “Citizen-centric”? Una PA imparziale, trasparente, efficiente ed efficace è la risposta ormai condivisa dalle democrazie europee. Rendere conto dei risultati coinvolgendo i cittadini in qualità di stakeholder è la chiave strategica. (Vedi articolo sul Balanced Scorecard).