Informatica per studenti malati

di Carolina Figini

2 Aprile 2008 09:00

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HSH@Network è il progetto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che per il quarto anno consecutivo forma i ragazzi che non possono andare a scuola per motivi di salute

Siamo quindi di fronte a un progetto impegnativo e costoso, su cui abbiamo chiesto maggiori ragguagli a Stefano De Iacobis della Direzione Sistemi Informativi del MIUR. «Oltre all’impegno in termini di risorse economiche – ci comunica il dirigente – l’Amministrazione ha provveduto alla formazione degli insegnanti (circa 400) che operano all’interno delle strutture ospedaliere sia sul fronte dell’utilizzo delle TIC nella didattica che su quello dell’insegnamento in un particolare contesto come quello ospedaliero». Che ruolo ricopre ciascuno dei partecipanti? Risponde De Iacobis: «Un ruolo importante è stato svolto sia dagli Uffici Scolastici Regionali che dalle 18 Scuole polo, una per ogni regione. Le attività svolte dalle scuole polo sono state molte e di grande responsabilità: hanno gestito tutti i materiali assegnati alla regione in termini di presa in carico, distribuzione, manutenzione e custodia; hanno inoltre acquistato altri materiali necessari alle attività didattiche (microfoni, cuffie, webcam), hanno curato i rapporti con il territorio (Ospedali, USR, docenti e genitori). Due scuole in particolare si sono fatte carico di organizzare tutti gli incontri in presenza dei corsi di formazione per i docenti ed i loro trasferimenti nelle sedi dei corsi».

Per quanto riguarda i partner? «I partner dell’iniziativa ? spiega l’esperto – sono il Centro METID del Politecnico di Milano (ha progettato e gestito la piattaforma e-learning), CASPUR ? Consorzio Interuniversitario di Roma (ha curato la gestione del Call Center per la videoconferenza e l’attivazione delle linee ADSL per I.D.), FUB ? Fondazione Ugo Bordoni del Ministero delle Comunicazioni (ha curato l’installazione delle reti wireless all’interno dei reparti ospedalieri) e Consortium GARR ( ha consentito la connessione dei 65 ospedali alla sua rete)».

Concludiamo chiedendo a De Iacobis se queste complesse interazioni siano caratterizzate più da competizione o più da cooperazione. «Sono stati scelti partner di progetto altamente qualificati ? ci risponde – che non erano assolutamente in competizione tra loro, ma hanno collaborato per la riuscita del progetto. Il GARR ha collaborato con FUB per la realizzazione delle infrastrutture di rete, il Centro METID del Politecnico di Milano ha collaborato con l’ITD per l’erogazione dei corsi di formazione e con CASPUR per le funzioni della Videoconferenza».