Il sangue degli italiani passerà in rete grazie al Sistra, il nuovo sistema di scambio dati sulle trasfusioni.
Il decreto del Ministero della Salute che lo ha istituito lo scorso dicembre è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Il Sistra sarà coordinato dal Centro nazionale sangue in collaborazione col Ministero della salute e con le regioni e le province autonome.
La finalità del nuovo sistema informativo è quella di supportare il Servizio sanitario nazionale nella gestione dei dati relativi alle donazioni di sangue per agevolare l’autosufficienza regionale nell’erogazione dei servizi. In particolare si occuperà della raccolta ed elaborazione dei dati scambiati dalle strutture nazionali e locali, dei dati relativi alle prestazione e i costi della medicina trasfusionale.
Il decreto individua anche il sistema di codifica che identifica, nel rispetto della privacy, il donatore di sangue, il ricevente nonché gli emocomponenti e le strutture trasfusionali. L’identificazione in rete degli utenti avverrà tramite la Carta nazionale dei servizi, carta d’identità elettronica o credenziali conformi al codice dell’amministrazione
digitale.
Entro i 12 mesi successivi all’entrata in vigore del decreto le regioni che non dispongono delle infrastrutture idonee per l’attivazione del servizio, dovranno predisporre col Ministero della salute e con il Cnipa un piano di adeguamento dei propri sistemi.