I contenuti comprendono informazioni aggiornate su progetti, iniziative, bandi, programmi internazionali e nazionali inerenti l’orientamento e strutture territoriali accreditate, sia pubbliche che private. Tutti i membri della comunità possono segnalare nuovi bandi o altre iniziative alla redazione per l’inserimento nella banca dati.
Per avvicinare ulteriormente i vari attori sociali e istituzionali che si occupano di orientamento (scuola, università, formazione professionale, associazioni datoriali, sindacali. ecc.) sono inoltre presenti i laboratori, aree specifiche dedicate all’interazione. Si tratta di luoghi di comunicazione e partecipazione, quali messaging e caffè virtuali, e spazi di lavoro collaborativo in cui consultare materiali e partecipare alla redazione di documenti comuni. Al momento sono operativi 4 laboratori virtuali, ognuno con un referente scientifico.
1. Dialogo e integrazione tra i sistemi di orientamento (a cura del prof. Pier Giovanni Bresciani). L’integrazione intesa come modalità per un assetto e funzionamento per i soggetti in ambito pubblico per affrontare le nuove sfide nelle politiche regionali e nazionali dell’orientamento.
2. Orientamento e nuovi scenari socio-professionali (a cura del Prof. Luciano Benadusi). L’obiettivo è quello di favorire sia una migliore conoscenza dei meccanismi e dei vincoli che regolano il mercato del lavoro, sia le relative ricadute sul soggetto in termini di formazione e sviluppo delle competenze.
3. Il dibattito scientifico sull’orientamento: creazione ed implementazione di nuovi strumenti (a cura del Prof. Klement Polacek). Luogo di riflessione e valutazione sulle competenze necessarie per utilizzare in modo corretto gli strumenti e i metodi di lavoro specifici del settore e raggiungere con efficacia le finalità dell’orientamento.
4. La normativa sull’orientamento: proposte legislative e confronto fra scenario nazionale ed europeo (a cura del prof. Tamborlini). Comunità che analizza le varie esperienze regionali per promuovere la conoscenza delle normative e l’individuazione delle modalità e dei metodi più innovativi sperimentati nelle diverse situazioni e contesti locali .
Una simile modalità di condivisione è altamente formativa e motivante per gli operatori e, dopo la necessaria fase di sperimentazione, non possiamo che auspicare una sua possibile estensione a tutto il territorio nazionale.