Quale sarà il ruolo della tecnologia nella Pubblica Amministrazione europea? È la domanda a cui cercano di rispondere le Conferenze Ministeriali sull’eGovernment a livello europeo, di cui l’ultima si è svolta a Lisbona dal 19 al 21 settembre 2007, su iniziativa della Presidenza portoghese e della Commissione UE.
Siamo giunti alla quarta edizione, dopo Bruxelles (2001), Como (2003) e Manchester (2005). Ogni due anni, infatti, l’UE ha deciso di fare il punto per promuovere lo sviluppo dell’amministrazione digitale nel quadro della strategia i2010 adottata nel 2005.
A Lisbona è stata approvata una dichiarazione che definisce gli obiettivi e le azioni prioritarie da compiere nei prossimi anni, tenuto conto dei risultati raggiunti sinora.
Rafforzare l’interoperabilità, con la realizzazione di progetti pilota nel settore dell’eprocurement e dell’identità elettronica di cittadini e imprese
Ridurre i costi dell’amministrazione utilizzando un modello standard per la misurazione dei costi, e considerare il riuso delle informazioni nel rispetto della normativa sulla privacy. Particolare attenzione è riservata alle PMI, principali destinatarie della riduzione dei costi amministrativi.
Incrementare l’impatto sociale (Inclusive eGovernment), intervenendo sulle fasce socialmente deboli, in difficoltà nell’uso delle ICT.
Incrementare la trasparenza e la partecipazione adottando ICT innovative
Tutti gli Stati membri giudicano ormai essenziali nei loro programmi nazionali di riforma le politiche in materia di ricerca e innovazione. Tuttavia a volte trascurano di prendere in considerazione volani della crescita quali la convergenza delle reti, dei contenuti e dei dispositivi digitali. Su questa base imparare dalle altrui esperienze (best practices) è fondamentale per beneficiare dei vantaggi offerti dalle economie di scala.