Si chiama “Simona”, un nome di donna in onore di tutte quelle che vi parteciperanno. È questo infatti il titolo scelto per un progetto di telemedicina che metterà in collegamento l’Italia con l’Iraq, paese in fase di ricostruzione dopo la recente guerra, e che sarà presentato domani a Roma.
A finanziarlo sarà la Task Force Iraq del nostro Ministero degli Affari Esteri, che permetterà a un gruppo di volontari italiani del Policlinico Umberto I di fornire un servizio di videoconsulenza ai pediatri dell’ospedale universitario di Baghdad.
Il tutto avverrà via Internet, attraverso un collegamento satellitare che unirà a distanza i due paesi e che faciliterà non soltanto i consulti a distanza, ma anche le procedure di trasferimento dei bambini che dovessero necessitare di cure fuori dall’Iraq.
E già si parla anche di estendere il progetto ad altri poli ospedalieri nell’ex zona di guerra, come quello di Bassora. Con la volontà di creare una rete di rapporti a distanza per via telematica fra tutti gli ospedali pediatrici della nazione.