«Fare della riduzione del digital divide una realtà, dove sono le tecnologie ad andare verso il cittadino e non il contrario»: si potrebbe riassumere in questa frase il contenuto del convegno “Nuove tecnologie: nessun cittadino escluso” durante il Com-PA, salone dedicato alla comunicazione pubblica tenuto a Bologna in questi giorni.
A pronunciarla è stato l’assessore alle Politiche e Interventi per l’Accoglienza e l’Integrazione del Comune di Firenze, che ha spiegato così il programma dell’amministrazione toscana in relazione all’introduzione di servizi multimediali al cittadino.
L’idea è quella di affiancare agli strumenti raggiungibili via Internet anche un centralino telefonico in grado di fare da tramite fra questi servizi e quelle persone non avvezze o non in grado di utilizzare le nuove tecnologie.
Una pratica già sperimentata anche dal Comune di Roma, rappresentato al Com-PA dall’assessore alla semplificazione Cecilia D’Elia: «Utilizziamo il call center come soggetto della multicanalità, dove il contatto umano con l’operatore, avvicina il cittadino al comune. La tecnologia sta dietro e non si vede, il cittadino gode dei vantaggi che questa comporta senza subire le difficoltà legate alla complessità che spesso l’ICT genera, finendo per informatizzare l’inefficienza».
E questo approccio integrato alle nuove tecnologie potrebbe trovar spazio anche a livello nazionale, con il Sottosegretario per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione che sottolinea: «quella che vogliamo definire è una nuova concezione di e-government, utilizzo intelligente e sistematico delle nuove tecnologie come leva per ripensare interamente l’organizzazione dei processi amministrativi, rendendoli più semplici e più efficaci».