La Carta Regionale dei Servizi

di Sabina Pugliese

31 Ottobre 2007 09:00

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L'introduzione della Carta Regionale dei Servizi ha portato numerosi miglioramenti ai servizi erogati dalla PA: ecco cosa dobbiamo attenderci nel prossimo futuro

In alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia e a Milano è inoltre possibile, semplicemente presentando la CRS al proprio medico curante, prenotare visite ed esami al CUP (Centro Unico di Prenotazione), ottenere una copia della propria anamnesi, visionare i risultati di esami specialistici senza averli precedentemente ritirati agli sportelli.

Naturalmente molti di questi dati sono estremamente sensibili, pertanto si è reso necessario adottare delle procedure di autenticazione molto sicure che coinvolgessero non soltanto i cittadini ma anche gli operatori. Sono state quindi emesse delle ulteriori carte digitali che certificano non solo l’identità dell’individuo ma anche il ruolo e il livello di accesso ad informazioni confidenziali distribuite in diverse strutture all’interno di una extranet.

Problemi ed opportunità di sviluppo

Tuttavia l’obiettivo della CRS stabilito dalle regole di e-government è di consentire ai cittadini la massima autonomia ed indipendenza dalle strutture fisiche delle Pubbliche Amministrazioni. Ciò che oggi è limitato all’ambito sanitario, domani sarà esteso a tutti i settori pubblici: per ottenere in modo semplice e rapido certificati anagrafici o di altro genere presso uffici comunali, provinciali e regionali, l’INPS, l’INAIL, o presso altri enti locali, come ad esempio le camere di commercio, le scuole, ecc.

Questo processo di implementazione richiederà sicuramente molto tempo: da circa trent’anni, ormai, le Pubbliche Amministrazioni gestiscono in modo autonomo i loro dati, e questo significa un’eterogeneità di informazioni e di software spesso tra loro incompatibili.

Un esempio interessante è dato dal software di gestione delle card adottato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Naturalmente per utilizzare la carta personale dal proprio pc è necessario richiedere l’apposito lettore di smart-card, attraverso un modulo on-line. I lettori di smart-card vengono distribuiti gratuitamente, nella misura di uno per ogni nucleo familiare che ne fa esplicita richiesta.

Nella fase iniziale della diffusione delle schede, il software per la gestione del lettore non era compatibile con sistemi operativi diversi da Windows XP. La regione ha garantito da subito che il problema sarebbe stato risolto ed effettivamente oggi sono disponibili anche le versioni per Windows Vista e Linux.