L’88% dei comuni italiani è, in qualche modo, presente sul Web: il 61,7% possiede un proprio sito Web; il 24,5% ha un sito realizzato da operatori terzi tramite un CMS; il 13,8% ha, invece, semplici pagine statistiche.
Ad annunciare questi dati è l’Osservatorio sull’utilizzo delle tecnologie del Web nelle amministrazioni pubbliche italiane, un progetto inaugurato lo scorso lunedì. L’Osservatorio ha effettuato la sua prima rilevazione ieri, esaminando un campione composto da 7279 siti: 7118 appartenenti a comuni, 107 a province, 20 a regioni e 34 agli enti appartenenti all’amministrazione centrale dello Stato.
Dunque, su un totole di 8101 comuni italiani, 7118 ha una qualche presenza in Rete, mentre tutte le 107 province e le 20 regioni italiane hanno un loro sito Web.
Per quanto riguarda il web server utilizzato, le nostre amministrazioni pubbliche scelgono l’open source: risulta, infatti, una dominanza di Apache (44,76%) rispetto a Microsoft IIS (33,13%).
Valutando, infine, la correttezza del linguaggio HTML, solo un quarto delle pagine dei siti dei comuni italiani sono corrette. La maggior parte presenta, invece, dagli 11 ai 100 errori. Differente la situazione per le regioni e le province: in questo caso, più l’ente è importante minore è la possibilità di riscontrare errori.