La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento di identità che sta sostituendo la versione cartacea. Introdotta in Italia dall’articolo 10, comma 3 del dl n.78/2015 (convertito nella legge 125/2015), mira a fornire ai cittadini uno strumento completo che permette anche di accedere a servizi online e di firmare documenti digitali in modo sicuro e legale.
In questo articolo spieghiamo nel dettaglio il suo funzionamento e le diverse opzioni di utilizzo fisico e digitale, anche come alternativa a SPID.
A cosa serve la CIE?
La Carta di Identità Elettronica serve in primo luogo come documento di identificazione personale, contenendo i dati anagrafici dell’intestatario (nome, il cognome, data di nascita, codice fiscale e luogo di residenza), ma prevede anche come funzionalità aggiuntive per svolgere alcune attività online in modo sicuro ed efficiente: la sua tecnologia avanzata consente infatti di effettuare transazioni online, firmare digitalmente documenti, accedere ai servizi pubblici telematici e infrastrutture informatiche, grazie all’autenticazione forte.
La CIE può essere utilizzata come alternativa alla carta d’identità cartacea e come documento di viaggio all’interno dell’Unione Europea.
Come è fatta la CIE?
La CIE viene realizzata con tecniche tipiche della produzione di carte valori: dispone di un microprocessore contactless per la memorizzazione delle informazioni volte alla verifica dell’identità del titolare, (inclusi elementi biometrici primari e secondari) e all’autenticazione in rete.
La CIE è dotata di misure di sicurezza avanzate tra cui un QR code per verificare l’autenticità del documento e la validità tramite app e un chip RFID per accedere in modo sicuro ai servizi online della PA. Per incrementare i livelli di sicurezza, è conforme agli standard internazionali anticlonazione e anticontraffazione in materia di documenti elettronici.
La Carta di Identità Elettronica è costituita da un supporto plastificato leggermente più grande di una carta di credito, formato da tre strati:
- film superiore trasparente su cui sono stampati i dati anagrafici dell’intestatario, la sua fotografia e la firma digitale;
- strato centrale in cui è incorporato un microprocessore (smart card) contenente le informazioni dell’intestatario e la fotografia digitalizzata, protetto da un sistema di crittografia avanzato per garantire la sicurezza delle informazioni contenute;
- strato inferiore in pellicola opaca resistente agli urti.
Come faccio a fare la Carta d’Identità Elettronica?
È possibile richiedere la CIE alla scadenza della propria carta d’identità cartacea o elettronica o nel caso di furto, smarrimento o deterioramento del documento. Si può richiedere anche prima per i cittadini in possesso di una carta identità di prima o seconda generazione.
Sul portale Cartaidentita.interno.gov.it è possibile trovare tutte le informazioni per la presentazione della domanda di rilascio CIE (con fototessera su USB), prenotare l’appuntamento con gli uffici comunali ed indicare l’indirizzo di consegna della CIE. Alcuni Comuni hanno un sistema di prenotazione online (“Prenotazioni CIE”) per chi ha la residenza o il domicilio, da questo link. In alternativa si deve contattare il proprio Comune e prenotare un appuntamento al telefono o via internet.
Il rilascio della CIE ha un costo fisso di 16,79 euro, che può essere maggiore nei Comuni che prevedono costi di segreteria e diritti fissi. Di solito, la CIE ha un costo totale di 22,21 euro per il rilascio o il rinnovo alla scadenza. Tale costo è suddiviso in due voci: € 16,79 per le spese di emissione quantificate dal Ministero dell’Interno, alle quali va aggiunta l’IVA all’aliquota vigente di € 13,76; € 5,42 per i diritti, suddivisi in € 5,16 come diritto fisso e € 0,26 come diritti di segreteria.
La validità della CIE varia: 3 anni per i minori che hanno meno di 3 anni di età; 5 anni per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni; 10 anni per tutti gli altri.
N.B: Una volta abilitati all’emissione della Carta di Identità Elettronica, i Comuni non possono più rilasciare la vecchia versione cartacea, tranne in alcuni casi eccezionali di comprovata urgenza. I cittadini residenti all’estero devono invece richiederla presso il Consolato seguendo le istruzioni sul sito del Ministero degli Affari Esteri.
Come sostituire la carta d’identità cartacea con quella elettronica?
Per richiedere la carta di identità elettronica è generalmente necessario seguire questi passaggi:
- prenotare l’appuntamento presso uno degli sportelli del Comune di residenza (la prenotazione può essere effettuata online, sul sito web del Comune, oppure di persona presso gli sportelli comunali);
- presentare un documento di identità valido (o in alternativa presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni) e una fototessera recente. In alcuni casi potrebbe essere richiesto anche il certificato di residenza;
- fornire le impronte digitali dell’indice della mano destra e sinistra, rilevazione obbligatoria per ogni cittadino con almeno 12 anni di età;
- fornire, se si desidera, il consenso o il diniego alla donazione organi;
- effettuare il pagamento in contanti o con carta di credito;
- ritirare la carta di identità elettronica: la CIE sarà pronta dopo circa 6 giorni dalla richiesta e può essere ritirata presso un determinato indirizzo, in Comune, eventualmente comunicando una persona delegata al ritiro. Nel frattempo il Comune fornisce un foglio sostitutivo, valido per l’identificazione in attesa che sia pronta la CIE.
È importante sottolineare che i requisiti e le procedure possono variare leggermente a seconda del Comune in cui si richiede la CIE. È quindi consigliabile verificare le informazioni specifiche del proprio Comune di residenza prima di procedere con la richiesta.
Dove trovo PIN e PUK della CIE?
Insieme alla CIE, il cittadino riceve due codici di sicurezza: il PIN e il PUK. La prima metà di questi codici è contenuta nella ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale al termine della richiesta di rilascio presso lo sportello, mentre la seconda metà viene fornita con la lettera di accompagnamento nella busta con cui viene consegnata la CIE. Il cittadino deve unire le due metà dei codici e conservarli con cura, essendo sono necessari per accedere ai servizi digitali in rete con la CIE.
In particolare, il codice PIN è utilizzato per abilitare l’accesso ai servizi digitali, mentre il PUK è utilizzato per sbloccare il PIN in caso di tre tentativi errati di immissione e per impostare un nuovo valore per il PIN (il funzionamento è lo stesso dei codici delle SIM dei telefoni). I codici PIN e PUK possono essere sbloccati tramite il Software CIE o l’App CieID.
Cosa fare se ho perso PIN e PUK della CIE?
In caso di smarrimento di uno o entrambi i codici, PIN e PUK della CIE, è possibile richiederne la ristampa presso qualsiasi Comune.
Come funziona la CIE?
La Carta di Identità Elettronica utilizza una tecnologia avanzata, un chip elettronico integrato nella carta, che consente di utilizzare la carta per identificarsi in modo sicuro e accedere ai servizi online in modo rapido ed efficiente.
Per utilizzare le funzionalità avanzate della CIE, è necessario disporre di un lettore di smart card (un dispositivo hardware) collegato al computer e di un software specifico. Il lettore deve essere in grado di leggere le informazioni contenute nel chip della carta, mentre il software consente di accedere alle funzionalità avanzate della CIE, come la firma digitale e l’autenticazione online.
Come usare la CIE?
Con la propria CIE, in molti casi è possibile accedere ai servizi telematici della Pubblica Istruzione in alternativa all’accesso con SPID.
Ad esempio, si può utilizzare per l’accesso ai servizi INPS o Agenzia delle Entrate dal proprio computer, collegando un lettore NFC per smartcard tramite USB, dopo aver installato il Software CIE (che si può scaricare sempre dal sito: https://www.cartaidentita.interno.gov.it). Per l’accesso è necessario avere le 8 cifre del PIN e cliccare su “accedi con CIE” e si seguono le istruzioni. Si può anche utilizzare direttamente l’applicazione mobile CieID.
Esistono tre modalità di autenticazione: desktop, mobile e desktop con mobile. La modalità desktop richiede l’utilizzo di un computer collegato a un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della CIE e l’installazione del “Software CIE”. La modalità mobile richiede uno smartphone con interfaccia NFC per la lettura della CIE e l’app “CieID” installata. La modalità desktop con mobile richiede l’utilizzo di uno smartphone con interfaccia NFC per la lettura della CIE e l’app “CieID” insieme al computer.
Come leggere la carta d’identità elettronica con il cellulare?
Per utilizzare la CIE con l’NFC dello smartphone, bisogna seguire questi passaggi:
- scaricare un’applicazione di lettura della CIE sullo smartphone. Ad esempio, si può utilizzare l’app “CieID” sviluppata dal Ministero dell’Interno;
- abilitare la funzione NFC dello smartphone, che consente al dispositivo di comunicare con la CIE;
- appoggiare la CIE sul retro del tuo smartphone, dove si trova il sensore NFC. In alcuni casi potrebbe essere necessario avvicinare leggermente la carta allo smartphone per avviare la comunicazione;
- avviare l’applicazione di lettura della CIE sullo smartphone e seguire le istruzioni per accedere ai servizi online disponibili, come la firma digitale di documenti o l’autenticazione su siti web;
- rimuovere la CIE dal retro dello smartphone.
Importante: per utilizzare la CIE con la tecnologia NFC, è necessario un dispositivo compatibile con la lettura NFC, come uno smartphone o un lettore di carte NFC, che permetta di accedere ai dati contenuti nel microchip della carta.
Dove si trova NFC su carta identità elettronica?
La tecnologia NFC (Near Field Communication) non è presente direttamente sulla carta d’identità elettronica (CIE). Tuttavia, la CIE contiene un microchip che utilizza la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) per la comunicazione a breve distanza. Questo chip è solitamente posizionato sul retro della carta e può essere riconosciuto dal simbolo RFID impresso sulla superficie.
Perché l’NFC non legge carta identità elettronica?
La lettura della CIE con NFC funziona solo con smartphone dotati di questa tecnologia e che supportano le specifiche tecniche necessarie per la lettura della carta d’identità elettronica. Inoltre, è necessario che la CIE sia abilitata per l’utilizzo della funzione NFC e che sia stato inserito il PIN corretto per accedere ai servizi online.
Che tipo di lettore ci vuole per la CIE?
Per leggere la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) è necessario un lettore di smart card, conforme alle ISO 14443, in grado di comunicare tramite la tecnologia RFID a 13,56 MHz. Esistono diversi tipi di lettori di smart card disponibili sul mercato, sia esterni che integrati in altri dispositivi, come ad esempio i lettori di carte di credito. Per utilizzare la CIE con la tecnologia NFC, è necessario un lettore compatibile con la tecnologia NFC a 13,56 MHz.
È importante scegliere un lettore di qualità, certificato e compatibile con la CIE per garantire un’efficace lettura dei dati contenuti nel microchip della carta. Inoltre, è possibile utilizzare un lettore di smart card abilitato per la tecnologia NFC per sfruttare entrambe le tecnologie e accedere ai dati contenuti nella CIE in modo ancora più rapido e semplice.
Come firmare digitalmente con la CIE?
La Carta di Identità Elettronica italiana può essere utilizzata come firma elettronica avanzata (FEA) su file di qualsiasi formato. Per la firma è necessario essere in possesso della CIE e conoscere il PIN. La firma può essere effettuata tramite un computer con lettore di smart card contactless e il software CIE, oppure tramite uno smartphone dotato di interfaccia NFC con l’app CieSign. La firma elettronica con CIE è regolamentata dalla normativa italiana e riconosciuta dalle Pubbliche Amministrazioni. Il documento firmato può essere facilmente condiviso tramite email e altre app di messaggistica.
Che differenza c’è tra SPID e CIE?
La Carta di Identità Elettronica (CIE) e il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) sono entrambi strumenti per l’identificazione digitale delle persone in Italia. Si tratta di due strumenti complementari e non sostitutivi: la CIE consente di autenticarsi in modo sicuro e di firmare digitalmente i documenti, mentre SPID consente di accedere ai servizi online.
Più in dettaglio, la CIE è un documento di identità elettronico ufficiale emesso dallo Stato italiano dotato di un microchip contenente i dati personali dell’utente e le sue credenziali di accesso per la firma digitale. Essa sostituisce la precedente carta d’identità cartacea, fornendo una serie di funzionalità avanzate, come la possibilità di autenticarsi online in modo sicuro, la firma digitale e la consultazione di servizi online.
SPID è un sistema di autenticazione che consente alle persone di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di altri enti, utilizzando un’unica identità digitale. In altre parole, SPID è un sistema che semplifica l’accesso ai servizi online, eliminando la necessità di creare un account per ogni servizio.
Quindi, anche se la CIE può essere utilizzata come strumento per accedere ai servizi online, la sua principale funzione rimane quella di documento di identità. SPID, d’altra parte, è stato creato appositamente per semplificare l’accesso ai servizi online, senza la necessità di utilizzare diversi nomi utente e password per ogni sito.
Chi ha la carta d’identità elettronica deve fare lo SPID?
Tutte le amministrazioni centrali, locali, enti pubblici e agenzie sono obbligate a rendere accessibili i propri servizi online tramite CIE. Dunque non è obbligatorio usare necessariamente lo SPID. Tuttavia, anche per chi possiede la Carta d’Identità Elettronica è consigliabile richiedere lo SPID, poiché questo sistema di autenticazione è più semplice da usare, non richiedendo l’utilizzo di smart card.
La CIE sostituirà lo SPID?
Per ora non vi è alcuna indicazione che la CIE sostituirà completamente lo SPID per l’accesso ai servizi online della PA, strumento ancora oggi utilizzato da milioni di italiani per accedere a vari servizi online, come pagamenti, tasse, prenotazioni elettroniche, e molto altro ancora.