Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi l’ultimo decreto attuativo della Legge delega sulla Disabilità che introduce novità e semplificazioni, anche sul sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminando l’obbligo di visita preventiva di rivedibilità.
Il provvedimento entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e introduce un iter veloce per accedere alle prestazioni sociali, sanitarie e assistenziali da parte di soggetti disabili, beneficiari delle indennità di accompagnamento.
Indennità civili prima dell’accertamento INPS
Come previsto dalla nuova normativa, le persone affette da patologie tali da determinare uno stato di disabilità potranno ottenere subito sussidi e prestazioni, fornendo solo un certificato medico in attesa dell’accertamento INPS.
Attraverso la presentazione del certificato del medico di base sarà possibile attivare la procedura senza attendere l’esito della valutazione INPS. Si tratta del cuore della riforma, come ha spiegato il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli:
Si tratta di una rivoluzione culturale e civile, che sviluppa un nuovo paradigma nella presa in carico della persona con disabilità, eliminando le estreme frammentazioni tra le prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali.
Si semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminando le visite di rivedibilità e si introduce anche il “Progetto di vita”, come strumento di accompagnamento nella vita delle persone.
Riforma servizi socio-sanitari
Il decreto prevede che alcune misure divengano applicative a partire dal prossimo 10 gennaio, mentre per tutto il 2025 sarà avviata una fase di sperimentazione con l’applicazione a campione delle disposizioni relative alla valutazione di base e di quella multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto di vita individuale e personalizzato.
La Valutazione multidimensionale unificata (VMU) servirà a definire interventi e servizi sanitari, sociali e socio-sanitari spettanti.
Le compromissioni sono infatti accertate mediante valutazione di base e possono comportare la necessità di un sostegno lieve, medio o intensivo se c’è ridotta autonomia personale, anche correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale continuativo e permanente nella sfera individuale o relazionale.
Nuova procedura di accertamento invalidità
Il nuovo decreto legislativo (approvato in via definitiva dal Governo il 15 aprile 2024, in Consiglio dei Ministri) introduce non soltanto nuove norme per la definizione della condizione di disabilità e della valutazione di base ma anche in tema di accomodamento ragionevole e di valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.
Dal 2026 cambierà anche la procedura per l’accertamento dell’invalidità, ricorrendo alla valutazione multidimensionale per la definizione di un progetto individuale di assistenza e inclusione. La procedura unificata prevede i seguenti passaggi:
- certificato medico introduttivo della disabilità per avviare la richiesta,
- valutazione multidimensionale per la stesura del progetto di vita,
- valutazione multidisciplinare (bio-psico-sociale) facoltativa per integrare il progetto,
- accomodamento ragionevole, con modifiche su misura e adattamento dei servizi offerti.